Al via i festeggiamenti in onore di San Salvatore a Tortolì. Stasera il rito de S’Imbidu
Ultimo appunto con “Is Festas de Sartu”, da oggi e fino a lunedì 14 settembre si festeggia a Tortolì San Salvatore. Stasera appuntamento alle 20:30 con il rito de S’imbidu in piazza della Cattedrale. Il programma nel dettaglio: Venerdì 11
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Ultimo appunto con “Is Festas de Sartu”, da oggi e fino a lunedì 14 settembre si festeggia a Tortolì San Salvatore. Stasera appuntamento alle 20:30 con il rito de S’imbidu in piazza della Cattedrale.
Il programma nel dettaglio:
Venerdì 11
ore 20.30 in piazza cattedrale licitazione (s’imbidu) al pubblico dei simulacri grande e piccolo.
Sabato 12
ore 17.30 partenza della processione dalla cattedrale alla chiesetta di campagna dove verra’ celebrata la s. messa con valore di precetto. La processione verrà accompagnata dal suonatore di launeddas Franco Meloni di Muravera. il comitato dopo la funzione offrirà ai fedeli un rinfresco.
Domenica 13
ore 07.00 – 10.00 – 19.00 s.messa nella cattedrale s.Andrea.
ore 11.00 s. messa con processione nella chiesetta campestre del S.S Salvatore.
ore 19.30 rientro dei simulacri alla cattedrale conclusione dove verrà’ impartita la benedizione ai fedeli con la “reliquia della vera croce”. La processione sarà accompagnata dal gruppo folk “s.Andrea” di Tortolì’, dal gruppo folk san giorgio di Arbatax, dal gruppo folk di Ilbono, dalla banda musicale di Iglesias e dal suonatore di lanuneddas Gianfranco Meloni.
Lunedì 14
ore 09.30 s. messa nella cattedrale s.Andrea con processione per le vie della cittadina, accompagnata dal suonatore di launeddas Gianfranco Meloni.
Festeggiamenti Civili
Sabato 12
ore 21.30 presso la chiesetta del ss. Salvatore, serata danzante col fisarmonicista Ignazio Lepori
Domenica 13
ore 9.00 26° Gara di pesca ss. Salvatore in collaborazione g.s.d. Fishing Club Arbatax
ore 16.00 presso la chiesetta del santissimo Salvatore balli sardi con il fisarmonicista Ignazio Lepori.
ore 21.30 in piazzaRinascita spettacolo musicale con il gruppo Arkanos con massimo Pitzalis e Laura Spanu
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Tragedia a Nuoro: sessantunenne muore dopo essere stato ustionato sul materasso in fiamme

L'uomo era stato trovato riverso su un materasso ormai avvolto dalle fiamme mentre tentava di raggiungere l’uscita della casa.
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Tragedia a Nuoro: sessantunenne muore dopo essere stato ustionato sul materasso in fiamme.
L’uomo era stato trovato riverso su un materasso ormai avvolto dalle fiamme mentre tentava di raggiungere l’uscita per abbandonare la casa saturata dal fumo, un ambiente in cui ogni via di fuga era diventata improvvisamente difficile da individuare.
Giovanni Antonio Ladu, 61 anni, è morto in ospedale dopo essere rimasto gravemente ustionato ieri in seguito a un incendio divampato nella sua abitazione, probabilmente originato da una stufetta elettrica posizionata troppo vicino al materasso, un dettaglio che ha reso ancora più drammatico l’episodio e chiarito da subito la rapidità con cui il fuoco si è propagato. L’allarme era scattato attorno alle 18 grazie ai vicini, che avevano notato il fumo uscire dall’appartamento e hanno immediatamente contattato i soccorsi, consapevoli che la situazione poteva peggiorare di minuto in minuto. Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’abitazione del Trenino in via Martiri della Libertà si sono trovati davanti una scena di forte disagio, con locali in disordine, numerosi oggetti sparsi a terra e la stufetta ancora accesa adagiata vicino al materasso posto direttamente sul pavimento, un quadro che ha confermato l’origine accidentale dell’incendio e la totale vulnerabilità dell’ambiente domestico dell’uomo.
L’uomo, pur gravemente ferito, era ancora vigile all’arrivo dei soccorritori e presentava ustioni estese sul volto, sul torace e su gran parte del corpo, con gli abiti sciolti dalle fiamme, circostanza che aveva immediatamente fatto capire ai sanitari la gravità della situazione. Dopo le prime cure era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Nuoro e successivamente trasferito al Centro grandi ustionati di Sassari, dove era stato ricoverato in condizioni definite gravissime, mentre i medici tentavano ogni possibile intervento per stabilizzarlo. Nella notte la situazione è precipitata e il cuore di Giovanni Antonio Ladu ha smesso di battere, chiudendo una vicenda segnata da una concatenazione di fatalità che ha trasformato un’abitazione comune in un luogo di tragedia e lasciato la comunità con un profondo senso di tristezza.
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