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Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Osini, il fascino dei tacchi, nel cuore dell’Ogliastra.
Esplorare un Comune al giorno, scoprendo i paesi di Sardegna: oggi è il turno di Osini, un autentico gioiello incastonato nel cuore dell’Ogliastra, un luogo che incanta e affascina con il suo paesaggio unico e la sua storia millenaria.
Situato nel centro dell’Ogliastra, nella parte centro-orientale dell’isola, Osini si presenta come un borgo di straordinaria bellezza, circondato da paesaggi incontaminati dei Tacchi, formazioni geologiche scolpite dal tempo e dalla natura, che creano uno scenario quasi irreale, ricco di suggestioni. Questo paese ospita uno dei complessi nuragici più importanti di tutta la Sardegna, testimonianza di un passato remoto e di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nel territorio.
Osini Vecchio (Wikipedia)
La storia di Osini si rivela in due anime distinte: quella dell’attuale centro abitato, ricostruito un chilometro più a nord dopo la devastante alluvione del 1951, e quella della Osini storica, un tempo importante insediamento medievale. La parte antica, inglobata nei giudicati, prima di Calari, poi di Gallura, passata sotto dominio aragonese e spagnolo, si conserva ancora oggi con case disabitate e la chiesa seicentesca di Santa Susanna, un luogo sospeso nel tempo, che si anima solo due volte all’anno, ad agosto, durante le celebrazioni in onore della santa. Il nuovo Osini, invece, vive una vita vibrante con circa 800 abitanti, e si arricchisce di opere di artisti sardi come Maria Lai, Costantino Nivola e Pinuccio Sciola, creando un connubio tra storia, arte e paesaggi naturali di rara bellezza. La natura qui si manifesta in tutta la sua imponenza: tra gole profonde, dirupi e falesie ricoperte di verde mediterraneo, si estendono foreste di lecci, uliveti, orti e vigneti, da cui si produce un ottimo Cannonau, prezioso nettare che racconta il sapore autentico di questa terra. La salita al Taccu di Osini, un altopiano che si erge quasi mille metri sopra il livello del mare e sovrasta l’intera Ogliastra, rappresenta un’esperienza indimenticabile. Attraverso la suggestiva Scala di San Giorgio, si raggiunge la cima di questa montagna maestosa, da cui si domina un panorama che spazia tra le vette, le gole e le vallate di questa regione selvaggia e affascinante.
Nuraghe Serbissi
Tra le pareti calcaree e dolomitiche che si ergono a strapiombo, si snoda una gola stretta e suggestiva, un vero e proprio monumento naturale della Sardegna più aspra e autentica. Proprio all’interno di questa fessura si trova il santuario dedicato a San Giorgio, il santo patrono del paese, che ogni anno, il 24 aprile, vede radunarsi la comunità per celebrare il suo patrono in un rito che si perde nella leggenda. Si narra che San Giorgio, vescovo di Suelli, recitò una preghiera ai piedi dell’altopiano, attraversato da una spaccatura nella roccia che, miracolosamente, si aprì per consentirgli di scalare o aggirare la montagna. Un racconto che rafforza il legame tra storia e leggenda, tra natura e fede. Dopo aver percorso un breve tratto a piedi, a circa mille metri d’altitudine, si raggiunge il nuraghe Serbissi, uno dei più ben conservati di tutta l’isola, testimone di un passato che va dal Bronzo antico fino ai tempi più recenti, tra il XVII e il XVI secolo a.C. Questo complesso archeologico rappresenta un vero e proprio patrimonio dell’umanità: un nuraghe a quattro torri, accompagnato da un villaggio nuragico, grotte e due tombe di giganti, Sanu e Orrottu, nonché altri nuraghi monotorre nelle vicinanze, come Sanu e Orrottu.
La Scala di San Giorgio (Wikipedia)
La struttura, collocata su una roccia calcarea a picco sulle vallate circostanti, si integra perfettamente nell’ambiente naturale, con tecniche costruttive che sfruttano i terrazzamenti e la conformazione del territorio, testimonianza del genio architettonico dei nuragici. Visitare il nuraghe Serbissi significa immergersi in un viaggio nel tempo, tra miti, leggende e la bellezza selvaggia di un paesaggio che ancora oggi conserva intatti i segreti di una civiltà millenaria. Osini, con la sua storia, i suoi paesaggi e l’arte dei suoi artisti, rappresenta un esempio perfetto di come la Sardegna riesca a coniugare natura, cultura e tradizione, regalando a ogni visitatore emozioni intense e un senso di scoperta autentico.