Arbatax. Commissionata da Hitler, la Buena Chica diventerà nave da crociera
E’ il 1945 e i cantieri navali Nakskov Shipyard danno alla luce un’imbarcazione di lusso, la Buena Chica ( Bella Ragazza): trentacinque metri di imponente acciaio pronti per le traversate atlantiche. A commissionarla due anni prima un grande estimatore delle barche di
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E’ il 1945 e i cantieri navali Nakskov Shipyard danno alla luce un’imbarcazione di lusso, la Buena Chica ( Bella Ragazza): trentacinque metri di imponente acciaio pronti per le traversate atlantiche. A commissionarla due anni prima un grande estimatore delle barche di lusso: Adolf Hitler, che però non la vide mai poiché a pochi mesi dal varo, la seconda guerra mondiale terminò e il fuhrer morì suicida.
Lo yatch restò quindi in Danimarca, dove fu impiegato dalle forze armate per le difficili operazioni anti-mine dei mari del nord. Dopo essere stata asservita ai più svariati utilizzi ( da operazioni segrete a banchetti politici) oggi questo prodigio della cantieristica danese si trova nella darsena del porto di Arbatax, pronta per il restauro. E il suo futuro pare essere quello di nave da crociera, una sorta di albergo di lusso galleggiante. Al momento risulta di proprietà della Unicredit Leasing: dopo il restyling arbataxino, verrà riproposta sul mercato.
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Concluso il progetto “Stare al mondo” con oltre 400 studenti di Tortolì e Arbatax

L’assessora Irene Murru ha espresso soddisfazione per l’esito del percorso e per l’entusiasmo mostrato dagli studenti.
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Si è concluso il ciclo di incontri del progetto educativo “Stare al mondo: costruire competenze emotive e sociali”, che nelle ultime settimane ha coinvolto numerosi studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Tortolì e Arbatax. L’iniziativa, finanziata e promossa dal Comune in collaborazione con gli Istituti Comprensivi n. 1 e n. 2, ha accompagnato oltre 400 alunni in un percorso dedicato all’educazione alle relazioni, alla consapevolezza personale e al benessere emotivo, con il supporto del dottor Vittorio Sanna.

Durante gli incontri è stato illustrato il valore di un progetto che mira a fornire ai ragazzi strumenti per affrontare le sfide quotidiane, riconoscere e gestire le proprie emozioni, prevenire fenomeni di isolamento o conflitto e promuovere una cultura basata sul rispetto, sull’ascolto e sulla collaborazione.

Il relatore ha guidato un confronto aperto e partecipato, spiegando come attività pratiche, riflessioni guidate, video e momenti di dialogo aiutino gli studenti a sperimentare nuovi modi di vivere il gruppo e la comunità scolastica.

La presenza attenta e numerosa delle famiglie ha confermato l’importanza di un lavoro condiviso tra scuola, comunità educante e istituzioni. L’assessora Irene Murru ha espresso soddisfazione per l’esito del percorso e per l’entusiasmo mostrato dagli studenti, sottolineando come investire sulle competenze emotive e sociali significhi contribuire in modo concreto alla crescita equilibrata e responsabile delle nuove generazioni.
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