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Torna l’appuntamento con i festeggiamenti in onore di San Giorgio, primo vescovo della Diocesi di Suelli, figura centrale nella storia religiosa della Sardegna e compatrono dell’Ogliastra insieme alla Madonna del Rosario. Domenica 18 maggio 2025, la comunità renderà omaggio al santo con una processione solenne che attraverserà le vie principali del paese, nel segno della fede, della tradizione e del folklore popolare.
Il corteo religioso partirà alle ore 18:00 dalla Chiesa di San Giorgio e proseguirà lungo via Ginevra, via dei Portoghesi, via Foscolo, viale Europa, per poi fare ritorno in chiesa. Per consentire il corretto svolgimento dell’evento, la circolazione veicolare sarà temporaneamente sospesa nelle strade interessate, limitatamente al tempo necessario per il passaggio dei fedeli. La cittadinanza è invitata a prestare attenzione alla segnaletica e a collaborare per garantire il regolare svolgimento della celebrazione.
La festa rappresenta molto più di un momento liturgico: è l’occasione per rinnovare il legame tra la comunità e San Giorgio, protagonista di numerose leggende tramandate nel tempo. Una delle più celebri racconta di quando il vescovo, durante un viaggio pastorale verso Osini, si trovò davanti a una montagna che ostacolava il cammino. Con una preghiera ordinò al monte di aprirsi: nacque così “Sa Scala de Santu Orgiu”, un passaggio che facilitò i viaggi dei pellegrini e, secondo la tradizione, fu accompagnato dalla miracolosa comparsa di una sorgente.
San Giorgio nacque a Cagliari e fu avviato alla vita ecclesiastica da una nobildonna, Greca, presso la quale lavoravano i suoi genitori. Ordinato vescovo a soli 22 anni, è venerato in tutta la Sardegna e gli si attribuiscono diversi miracoli, come la resurrezione di un giovane a Lotzorai e la guarigione di un cieco a Urzulei.
A Osini, per ricordare i prodigi attribuiti al santo, sorge una chiesa campestre dedicata a lui, dove ogni anno si celebra una festa in suo onore. La processione di Suelli, dunque, non è solo un momento di preghiera, ma anche una rievocazione di fede e identità collettiva, capace di unire passato e presente nel segno di una figura che continua a ispirare devozione in tutta l’isola.