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Un viaggio di 100 giorni e 1.200 chilometri per portare in tutta la Sardegna un messaggio forte e necessario: dire no alla violenza di genere e ai femminicidi. È l’obiettivo di “Orme d’Ombra”, il progetto ideato e portato avanti dall’artista e attivista viandante Rosalba Castelli, che sta attraversando l’isola interamente a piedi, da nord a sud, zaino in spalla e passo dopo passo.
Nel suo percorso, Castelli toccherà 105 torri costiere, trasformandole in luoghi di incontro e riflessione con comunità, scuole e associazioni locali. Un cammino che unisce simbolicamente i territori sardi attorno a un unico messaggio: la necessità di combattere la violenza non solo attraverso la denuncia, ma anche affrontando le radici culturali e sociali che la generano — stereotipi, discriminazioni e silenzi.
Oggi l’iniziativa ha fatto tappa a Tortolì, dove l’artista è stata accolta in Municipio dal Sindaco Marcello Ladu e dall’Assessora alle Politiche Sociali Rita Cocco. «Abbiamo accolto con grande convinzione Rosalba e il suo progetto — ha dichiarato l’amministrazione comunale di Tortolì —. Orme d’Ombra rappresenta un cammino fisico e simbolico, un modo per unire le comunità sarde attorno a un tema che ci riguarda tutti: la lotta contro ogni forma di violenza e sopraffazione».
Il Comune sottolinea il valore educativo e collettivo dell’iniziativa: «Questo percorso parla di consapevolezza, rispetto e partecipazione. È un invito a fermarsi, riflettere e agire insieme per una società più giusta e inclusiva. Come amministrazione crediamo fermamente che il cambiamento culturale inizi proprio da qui, dal coinvolgimento delle persone e delle istituzioni».
La tappa tortoliese si inserisce in un lungo itinerario che abbraccia tutta l’isola e che, passo dopo passo, trasforma la Sardegna in un grande spazio di ascolto e solidarietà. «Ogni incontro, ogni parola scambiata lungo questo cammino — concludono dal Comune — è un seme di speranza contro la violenza e per la dignità di tutte le donne».