Nel cuore della Sardegna, incastonato tra i monti della Barbagia di Seùlo, sorge Seui, un piccolo paese di circa 1300 abitanti che ha saputo trasformare la sua storia e le sue radici in una ricchissima offerta culturale. Seui oggi rappresenta un vero e proprio museo diffuso, un polo museale articolato in vari punti del comune, che ogni anno attira migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Vediamo insieme quali sono i punti di maggiore interesse:
La Palazzina Liberty
Il viaggio alla scoperta del patrimonio culturale di Seui inizia dalla Palazzina Liberty, sede principale del percorso museale monumentale seuese. Costruita alla fine del XIX secolo in elegante stile liberty, questa dimora affascina già al primo sguardo con i suoi decori floreali dipinti sulle pareti e la raffinata architettura interna. Al suo interno si trovano diverse sezioni, tra cui quella dedicata alla famiglia Bissiri: spicca la figura di Augusto Bissiri, originario di Seui e tra i pionieri dell’invenzione della televisione. Il percorso prosegue con un’esposizione storica e archeologica che conserva reperti di epoca nuragica, punica e romana, e una preziosa collezione di giocattoli d’epoca, che affascina grandi e piccini.
Palazzina Liberty, Seui PH M.Girardi
La collezione di giocattoli antichi, Palazzina Liberty, Seui PH M.Girardi
La Galleria Civica
All’interno dello storico Palazzo Comunale, un edificio ottocentesco finemente affrescato, trova spazio la Galleria Civica, che ospita due sezioni principali. La prima è dedicata all’arte moderna, con opere di artisti sardi e italiani tra dipinti e sculture. La seconda conserva una raccolta di quadri d’epoca tra il Seicento e il Settecento, tra cui un’opera attribuita allo Spagnoletto, raffigurante San Cristoforo, che ha attirato anche l’attenzione del critico d’arte Vittorio Sgarbi, giunto appositamente a Seui per ammirarla.
Galleria Civica, Seui PH M. Girardi
Il San Cristoforo dello Spagnoletto, Galleria Civica, Seui PH Michela Girardi
Il Carcere Baronale
Pochi passi più avanti si erge il Carcere Baronale Spagnolo, costruito nella metà del XVII secolo e in uso fino al 1975. Questa struttura, austera e suggestiva, racconta le dure condizioni di vita dei detenuti, uomini e donne, che qui venivano rinchiusi. Le piccole celle, la sala delle torture e degli interrogatori costituiscono una testimonianza viva e potente del passato giudiziario del paese.
Il carcere spagnblo di Seui PH M.Girardi
Il carcere spagnblo di Seui PH Michela Girardi
Sa Omu de sa Maja
Un altro tassello fondamentale del polo museale è Sa Omu de sa Maja, una casa storica del centro risalente alla fine del Seicento. Qui trova spazio una collezione dedicata al mondo magico e religioso precristiano di Seui. Una sala commovente è quella riservata a Catalina Lay, accusata di stregoneria dall’Inquisizione e vittima di torture. Altre stanze ospitano maschere tradizionali come “Sa Mamulada” e il suo opposto “Su Santrecoru”, legato ai riti falloforici dell’antichità sarda. Una sezione intensa e toccante è infine quella dedicata ai riti della morte, con le figure delle prefiche e i loro canti luttuosi.
Sa Omu de sa Maja di Seui PH M.Girardi
Sa Omu de sa Maja di Seui PH M.Girardi
Casa Farci
A completare il percorso, troviamo Casa Farci, residenza di metà Ottocento che ospita l’archivio e le testimonianze del pensatore, politico e filosofo Filiberto Farci, una figura centrale nella storia dell’identità sarda e tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione, nonché amico di Emilio Lussu. La casa conserva inoltre sezioni dedicate alle arti e ai mestieri tradizionali e alla lunga e intensa attività mineraria del carbone, che ha segnato profondamente la vita lavorativa del paese fino al secondo dopoguerra.
Tutto questo patrimonio è reso ancora più prezioso grazie alla presenza di guide locali esperte, che accompagnano i visitatori in un viaggio fatto di racconti, passione e profonda conoscenza del proprio territorio. Il centro storico interamente restaurato, le numerose fontane disseminate tra le viuzze lastricate e le due splendide chiese completano un’offerta culturale unica nel suo genere.
Seui è un modello di come anche un piccolo paese possa diventare un faro di cultura, memoria e identità. Chi arriva qui non visita solo un luogo: entra in un vero e proprio piccolo mondo antico.
Una fontana nel centro storico di Seui PH M.Girardi
La chiesa di Santa Maria Maddalena di Seui PH M. Girardi
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