Omicidiu in Ogliastra: mortu un’omini de Irbono

L’Ogliastra nasconde tra le pieghe della sua montagna più aspra una storia antica, scolpita nella pietra e nel vento. Nel cuore segreto del Supramonte di Baunei, dove il paesaggio sembra uscito da un’epoca preistorica e ogni sentiero sa di mistero, sorge un’antica sentinella dimenticata: Su Doladorgiu, la “fortezza fantasma” del Golgo.
Arrampicata su un colle roccioso, come se volesse ancora sorvegliare il mondo sottostante, questa struttura nuragica affonda le sue radici tra il 1800 e il III secolo a.C. Il suo scopo? Probabilmente difensivo, vista la posizione dominante e l’ampio sguardo che abbraccia tutta la vallata. Un complesso articolato, fatto di torri, pietre ciclopiche e un nuraghe, immerso nel silenzio assoluto dell’altopiano: uno di quei luoghi che non si raccontano, si vivono.
Fu il dottor Elio Aste – scrittore, fotografo, trekker e profondo conoscitore dell’anima selvaggia di Baunei – a riportarla alla luce nel maggio del 1985. A lui si deve il nome “Fortezza di Doladorgiu” e la suggestiva ipotesi che questo sito, così isolato e potente, fosse un baluardo difensivo dei nuragici. Con la passione del vero esploratore, Aste ne tracciò anche una ricostruzione ideale e ne fece uno dei cuori pulsanti del suo libro Sardegna selvaggia, omaggio appassionato al Supramonte più autentico.
Hai mai pensato che dietro un’escursione nel selvaggio Golgo potesse nascondersi un salto nel tempo di tremila anni?