Tour elettorale del candidato alla Segreteria regionale il senatore Ignazio Angioni.

Due gli appuntamenti in Ogliastra per il senatore Ignazio Angioni: martedì 21 ottobre sarà presente alle 18,30 a Lanusei nell’aula consiliare del Comune mentre alle 20,00 sarà a Baunei, sempre nei locali del Municipio, dove incontrerà i circoli del nord Ogliastra.

Ignazio Angioni presenterà il proprio programma insieme ai candidati ogliastrini all’assemblea regionale: il terteniese Gianfranco Putzu (dirigente regionale CGIL), la villagrandese Barbara Murru (medico del 118), il Sindaco di Baunei Salvatore Corrias, l’avvocatessa lanuseina Cinzia Marongiu, l’ex presidente della CNA artigiani Sandro Mascia e la dirigente scolastica di Jerzu Marialina Cerina. Gli incontri sono aperti a tutti, iscritti e simpatizzanti. L’appuntamento congressuale del Pd sarà un momento importante per il confronto sulla tematiche del nostro territorio.

Fonte: comunicato stampa

In Sardegna hanno nomi diversi: cumbessias per molti, muristenes nell’Oristanese. Piccoli villaggi di pietra, oggi muti e abbandonati, che per secoli si sono accesi di vita solo in occasione delle novene. Luoghi sospesi nel tempo, dove spiritualità e festa popolare si intrecciavano in un rito collettivo unico.

Attorno a una chiesetta campestre – spesso un piccolo gioiello medievale – le casette venivano animate da pellegrini giunti a piedi o a cavallo. All’alba e al tramonto risuonavano i gosos, antichi canti di lode, mentre i fuochi ardevano per gli arrosti e le sere si riempivano di poesie improvvisate, balli e canti tradizionali.

Quella di dormire nei santuari, forse, è un’abitudine antichissima: già nella civiltà nuragica si praticava l’incubatio, il rituale del riposo presso i luoghi sacri per cercare guarigione e contatto con il divino.

Oggi, molti di quei villaggi restano in silenzio per gran parte dell’anno. Ma quando le feste religiose riaprono i portoni delle chiese e le casette tornano ad accogliere i fedeli, l’antico spirito riaffiora. Come se, ciclicamente, la Sardegna ricordasse a sé stessa che la sacralità è anche comunità, memoria e condivisione.