Tortolì. La croce verde in collaborazione con l’Asl ieri in piazza per il progetto Europeo Viva. L’obiettivo della campagna è quello di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini  sulla rianimazione cardiopolmonare.

I volontari e i sanitari  della Croce Verde in prima linea per mostrare alla popolazione le prime manovre di emergenza da adottare in caso di situazioni di emergenza come un malore o un incidente, nell’attesa che arrivi il 118. Loro che ogni anno salvano migliaia di vite umane sono stati impegnati per tutta la giornata di ieri in piazza Rinascita con dimostrazioni di primo intervento in caso di arresto cardiaco e la disostruzione delle vie aeree, spiegando  le differenze di intervento su casi specifici: quando si tratta di adulti, bambini o lattanti,  e come usare un defibrillatore.

“Quest’anno abbiamo avuto un ottimo riscontro di presenza da parte scuole ha detto il presidente della Croce Verde  Antonio Arras– ci aspettiamo che vengano più cittadini perché questa è una giornata importante,  una manifestazione che si svolge in tutta Europa che ha l’obiettivo di rendere la popolazione consapevole dell’importanza di conoscere ed eseguire le manovre che possono salvare la vita di coloro che sono colpiti da arresto cardiaco . Se tutti conoscessimo infatti  le basi della rianimazione sapremmo agire in caso di situazioni di emergenza.”

Ogni anno, infatti,  400.000 persone in Europa sono colpite da arresto cardiaco improvviso e molte di esse potrebbero essere salvate da tempestivi interventi di soccorso.

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Non hanno cento anni come le celebri “centenarie di Sardegna”, ma nei loro volti si legge la stessa intensità, la stessa fierezza e la stessa grazia che appartiene alle donne della comunità ogliastrina.

Sono quattro anziane signore, ritratte dall’obiettivo di Pierino Vargiu, fotografo capace di cogliere la poesia della quotidianità e restituirla in immagini che parlano di identità, radici e bellezza autentica.

Nei lineamenti segnati dal tempo, negli sguardi profondi e nei sorrisi appena accennati, si riconoscono i tratti di una Sardegna antica e moderna insieme. Donne che hanno vissuto stagioni di lavoro, famiglia e sacrificio, e che oggi si offrono allo sguardo del pubblico non come “icone folcloristiche”, ma come testimoni di una femminilità forte e luminosa.