Intzidente lègiu eris a mangianu in sa rugrada de Cea.

Intzidente eris a mangianu in su caminu provintziale 389, a pagos chilòmetros dae Loceri. Duas màchinas si sunt atapadas pagu prima de arbèschere. Grave unu pensionadu de Loceri, Martino Chiai e calicuna pistadura imbetzes pro sa pobidda Cecilia Murgia de 66 annos. S’autista de s’àtera màchina,  Antonio Striscio, pitzocu de 23 annos di Tortolì est abarradu fertu, ma no est grave. In su logu a canta est sutzèdidu s’intzidente sunt lòmpidos in deretura is pompieris e chi nd’ant leadu a s’ispidale a Chiai mentras pro is àteros non b’at tentu bisòngiu de ddos ricoverare. Pro s’ora non s’iscet de chie est sa curpa de s’intzidente a pitzu de su cale sunt indaghende carabineris.

“Ci sono territori che resistono, nonostante tutto. E ci sono istituzioni, anche bancarie, che sembrano impegnate a farli scomparire”. A Loceri, il Banco di Sardegna non ha ancora installato lo sportello bancomat richiesto ufficialmente nel 2021, tuona il sindaco Gianfranco Lecca. “Quattro anni di promesse mancate, di silenzi ostinati, di disinteresse verso una comunità che, come tante altre nell’interno sardo, continua a subire le conseguenze della mancanza di servizi essenziali”.

Il primo cittadino non usa mezzi termini: “Non si tratta solo di un bancomat. Si tratta della misura del rispetto verso i territori piccoli, che combattono ogni giorno contro lo spopolamento, l’isolamento, la marginalità. E che vengono puntualmente ignorati da chi dovrebbe fornire un servizio pubblico essenziale come l’accesso al contante”.

Nel frattempo a Loceri si lavora, si investe, si accolgono turisti. Il paese ospita 29 strutture ricettive, organizza eventi culturali, valorizza le sue eccellenze artigianali e gastronomiche. Ma chi arriva non può prelevare denaro. Deve salire in macchina e cercare uno sportello nei comuni vicini. Una contraddizione intollerabile, che ostacola l’economia locale e penalizza sia i residenti che i visitatori. “Il Banco di Sardegna – prosegue il sindaco – si sta rendendo protagonista di una grave omissione, in spregio al suo stesso nome: di Sardegna, questa banca, sembra ricordarsi solo nei bilanci”.

Ora basta. Il Comune di Loceri invita tutti i cittadini a riconsiderare il proprio rapporto con l’istituto, perché un territorio che non viene ascoltato ha il diritto di voltare le spalle. “Se non siamo clienti degni di attenzione, allora non saremo clienti affatto. Chi è assente dove serve, non può pretendere di restare- conclude il sindaco Lecca – Loceri non accetta più scuse, né temporeggiamenti. Questo non è un favore: è un diritto. Ed è ora che il Banco di Sardegna decida da che parte stare”.