L’associazione A Pampas, che lo scorso fine settimana ha organizzato con successo la sagra della birra artigianale presso il parchetto di San Gemiliano a Tortolì, dinnanzi al furto degli spruzzatori dell’area verde che ha ospitato la loro manifestazione, non vuole tacere. Così, per mettere tutta la popolazione ( e i frequentatori del parco nello specifico) a conoscenza dei fatti, ha distribuito per le vie della città un volantino provocatorio con un mittente d’eccezione: il “signor ladro di spruzzatori”.

I membri di A Pampas dedicano queste parole a chi, con il favore della notte, si è impossessato dei mezzi di irrigazione del parco: “Sabato pomeriggio, durante il consueto controllo dell’area, siamo rimasti allibiti nel constatare che, con un ignobile raid, il Signor Ladro ha fatto razzia degli spruzzatori e dei relativi accessori di collegamento alle tubazioni. In modo meticoloso ha smontato tutto e portato via il bottino. Signor Ladro, sappia che grazie a lei noi non potremo più innaffiare il prato e le piante. L’erba si seccherà e le piante appassiranno. Cosa ben più grave, i bambini e le famiglie non avranno più uno spazio accogliente e pulito per trascorrere nel verde il tempo libero. Tutto questo grazie alla sua idea di defraudarci di quel poco che abbiamo. Un gesto spregevole, il suo, che colpisce il lavoro di un gruppo di persone che con passione cercano di rendere bello un angolo del proprio paese, altrimenti abbandonato. Signor Ladro, una sola cosa: Vergogna!”.

La Sardegna vanta tradizioni culinarie uniche, alcune delle quali lasciano i turisti letteralmente a bocca aperta. Tra le specialità più sorprendenti e insolite dell’isola, quattro piatti emergono per la loro stranezza e per l’originalità delle storie che li accompagnano.

Le orziadas sono piccole anemoni di mare che vivono lungo le coste sarde: con i loro tentacoli lunghi e velenosi, non sono certo facili da consumare e richiedono mani esperte per prepararli. I turisti che le hanno assaggiate raccontano di un gusto sorprendente, salmastro e leggermente dolce, che resta impresso nella memoria più per l’esperienza che per il sapore.

Il casu marzu, probabilmente il formaggio più controverso del mondo, è un pecorino fermentato fino a diventare “vivo”, con larve che aiutano la maturazione.

Casu marzu

Accanto a questa eccentricità, molti visitatori hanno scoperto anche sa pompia, un agrume autoctono simile al cedro, utilizzato per creare dolci e liquori dal sapore unico. 

Infine, su filindeu è forse il piatto più raro e affascinante dell’isola: una pasta sottilissima preparata con un procedimento antichissimo, quasi estinto, custodito da sole dieci donne in tutta la Sardegna. Tirata a mano e servita con un brodo delicato di pecora, questa pasta offre un’esperienza gastronomica unica. 

Foto di Eliot Stein

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