Cursu Umberto serradu a su tràficu…ma non pro totus

Cala Goloritzé è stata recentemente eletta la spiaggia più bella del mondo, un riconoscimento che premia non solo la sua bellezza incontaminata, ma anche la sua straordinaria storia geologica. Dietro l’incanto delle sue acque turchesi e delle sue falesie bianche si cela un passato millenario, che affonda le radici nel profondo del tempo.
Le imponenti pareti calcaree che abbracciano la cala e la rendono uno dei gioielli della costa di Baunei si sono formate circa 150 milioni di anni fa, alla fine del periodo Giurassico. All’epoca, ciò che oggi appare come roccia compatta era in realtà un fondale marino poco profondo, popolato da una straordinaria biodiversità: coralli, ricci di mare, conchiglie e molte altre forme di vita tipiche degli ambienti tropicali.
Anche il clima era radicalmente diverso rispetto a quello attuale: le condizioni erano simili a quelle delle odierne fasce tropicali, calde e umide, ideali per la formazione delle strutture carbonatiche che oggi riconosciamo come calcari.
Questa affascinante ricostruzione della storia geologica di Cala Goloritzé è stata raccontata dal geologo Luigi Sanciu, che ha saputo restituire con parole semplici e appassionate la profondità del tempo custodita in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna.