Riapertura aeroporto? Cannas stasera a Cagliari
A tre anni dalla chiusura dell’aeroporto di Tortolì in località Basaura, il nuovo sindaco Massimo Cannas decide di intervenire. Obiettivo: accelerare i tempi della riapertura di una struttura fondamentale per il futuro benessere economico ogliastrino. Questo pomeriggio, Cannas e Luca
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A tre anni dalla chiusura dell’aeroporto di Tortolì in località Basaura, il nuovo sindaco Massimo Cannas decide di intervenire. Obiettivo: accelerare i tempi della riapertura di una struttura fondamentale per il futuro benessere economico ogliastrino.
Questo pomeriggio, Cannas e Luca Cacciatori incontreranno a Cagliari il direttore generale dell’assessorato ai Trasporti. Il primo cittadino si troverà quindi ad affrontare il suo primo importante incarico ufficiale da quando veste la fascia tricolore. Cacciatori sarà con lui in qualità di amministratore e delegato per la vertenza aeroporto. La riapertura in tempi brevi dello scalo tortoliese e le questioni relative al porto di Arbatax saranno oggetto di discussione anche al prossimo consiglio comunale.
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Quali sono i quattro piatti sardi che per la loro “stranezza” lasciano i turisti a bocca aperta?

Tra le specialità più sorprendenti e insolite dell’isola, quattro piatti emergono per la loro stranezza e per l’originalità delle storie che li accompagnano. Ecco quali!
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La Sardegna vanta tradizioni culinarie uniche, alcune delle quali lasciano i turisti letteralmente a bocca aperta. Tra le specialità più sorprendenti e insolite dell’isola, quattro piatti emergono per la loro stranezza e per l’originalità delle storie che li accompagnano.
Le orziadas sono piccole anemoni di mare che vivono lungo le coste sarde: con i loro tentacoli lunghi e velenosi, non sono certo facili da consumare e richiedono mani esperte per prepararli. I turisti che le hanno assaggiate raccontano di un gusto sorprendente, salmastro e leggermente dolce, che resta impresso nella memoria più per l’esperienza che per il sapore.
Il casu marzu, probabilmente il formaggio più controverso del mondo, è un pecorino fermentato fino a diventare “vivo”, con larve che aiutano la maturazione.

Casu marzu
Accanto a questa eccentricità, molti visitatori hanno scoperto anche sa pompia, un agrume autoctono simile al cedro, utilizzato per creare dolci e liquori dal sapore unico.

Infine, su filindeu è forse il piatto più raro e affascinante dell’isola: una pasta sottilissima preparata con un procedimento antichissimo, quasi estinto, custodito da sole dieci donne in tutta la Sardegna. Tirata a mano e servita con un brodo delicato di pecora, questa pasta offre un’esperienza gastronomica unica.

Foto di Eliot Stein
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