Dopo il successo di pubblico all’inaugurazione della Rassegna di Arte Contemporanea, dal titolo IN PRINCIPIO FU… (Genesi 1,1), inaugurata dal nuovo vescovo di Lanusei, Mons. Antonello Mura, ha fatto seguito la scorsa domenica, l’esibizione delle Launeddas di Alessandro Podda con l’allievo di organetto Matteo Cucca. La Rassegna giunta alla sua seconda edizione, ha selezionato soltanto 10 artisti tra i tanti partecipanti, per l’originalità e la capacità di esprimere un sentimento non solo cattolico, con l’arte visiva della scultura su legno di Alfio Sulis e di Mariano Cuboni, l’idea di “Un Principio” vista anche da un punto di vista laico. Così come gli oli di Italo Littarru e i suoi scorci desulesi, quelli di Emilio e Federico Puztulu con le maternità che hanno conquistato alcuni acquirenti, la Madre Immanente di Domenico Sechi, e il racconto personalissimo nella versione fideistica di Michela Casula, Anna Marchi e Gianni Casu.

Il prossimo 19 alle ore 19.30, sempre presso i locali dell’Ist. Maria Immacolata di Lanusei, si terrà la tavola rotonda, coordinata dalla dott.ssa Brunilde Giacchi, collaboratore alla Segreteria Generale dell’Ateneo Sassarese in qualità di giornalista, che ha come traccia “Tra Cielo e Terra: il Mare” su cui sarà interessante il confronto delle tante voci presenti.

Saranno protagonisti infatti, il sindaco di Lanusei dott. Davide Ferreli, il biologo naturalista dott. Massimiliano Deidda, l’ing. Giorgio Demurtas, quale rappresentante legale dell’ Azienda Agricola Coile Scalas e Consigliere regionale della Associazione Produttori Biologici-Coldiretti e infine il dott. Marcello Stara dell’azienda RisOristano.

La fine dell’incontro sarà allietata ancora una volta dal suono dell’organetto di Cucca e delle launeddas di Podda.

Cento candeline e un sorriso ancora vivace: Tzia Assunta Mereu, di Arzana, ha raggiunto il traguardo del secolo di vita, e lo ha fatto senza rinunciare alle piccole gioie della quotidianità. Durante il pranzo in famiglia, la centenaria non ha lasciato andar via nessuno senza offrire il tradizionale “cumbidu”, sebbene con una punta di preoccupazione per la scarsità di amaretti.

Foto di Pierino Vargiu

Il segreto della sua longevità, racconta lei stessa, sta nelle scelte semplici e genuine: mangiare quanto basta, mai abbuffarsi e preferire cibi naturali e freschi. Ma non è solo la dieta a renderla speciale: un buon bicchiere di vino durante i pasti e la profonda fede che accompagna la sua vita quotidiana sono per Tzia Assunta ingredienti fondamentali.

Foto di Pierino Vargiu

Accudita amorevolmente dai figli, la centenaria rappresenta un esempio di come equilibrio, moderazione e affetto familiare possano fare la differenza. La sua vita è un piccolo manuale di saggezza sarda, in cui la semplicità diventa la chiave per arrivare a cento anni in salute e serenità.

Foto di Pierino Vargiu

Ringraziamo per i bellissimi scatti e le informazioni il fotografo dei centenari sardi Pierino Vargiu e la moglie Angela Mereu, ambasciatori preziosi della longevità in Sardegna.