Omicidio Usai. Era presente una terza persona
Aldo Doa, muratore 56enne di Arzana, accusato dell’omicidio di Silverio Usai, il giovane freddato il 12 aprile a Tortolì con un colpo d’arma da fuoco, ieri si è presentato dinnanzi al Gip Nicola Clivio, difeso dall’avvocato Marcello Caddori. Fino
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il luogo del delitto
Aldo Doa, muratore 56enne di Arzana, accusato dell’omicidio di Silverio Usai, il giovane freddato il 12 aprile a Tortolì con un colpo d’arma da fuoco, ieri si è presentato dinnanzi al Gip Nicola Clivio, difeso dall’avvocato Marcello Caddori. Fino a ieri ha trascorso le proprie giornate in carcere.
Le rivelazioni sono state sconcertanti. Doa e il suo avvocato hanno parlato di legittima difesa. La pistola, secondo la ricostruzione dell’accusato, l’aveva portata Usai e il colpo è stato sparato per errore durante la lite tra i due. Nella zona industriale di Tortolì, nel terreno di Doa dove il giovane Silverio pascolava il proprio cavallo incurante della rabbia del proprietario, ci sarebbe stata però una terza persona quella tragica sera. Un amico di Doa che quando ha visto la situazione precipitare è scappato via per poi presentarsi in caserma con un avvocato a raccontare tutto. Le indagini continuano tenendo conto di questi importanti sviluppi.
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Brutto incidente sulla Tortolì-Villagrande, un’auto rischia di precipitare in una scarpata

Il più giovane dei feriti, di 24 anni, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Cagliari
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Frontale tra due auto lungo la strada provinciale 27, tra Tortolì e Villagrande Strisaili: feriti un 24enne di Catania e un 43enne di Villagrande Strisaili.
Il giovane catanese, soccorso dal 118 con un trauma addominale e contusioni, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Cagliari con l’elicottero Areus.
Lievi ferite per l’altro conducente.
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