Ulassai, Parola d’artista. La mostra dedicata a Maria Lai aperta fino a maggio
canale WhatsApp

Tragedia a Nuoro: sessantunenne muore dopo essere stato ustionato sul materasso in fiamme.
L’uomo era stato trovato riverso su un materasso ormai avvolto dalle fiamme mentre tentava di raggiungere l’uscita per abbandonare la casa saturata dal fumo, un ambiente in cui ogni via di fuga era diventata improvvisamente difficile da individuare.
Giovanni Antonio Ladu, 61 anni, è morto in ospedale dopo essere rimasto gravemente ustionato ieri in seguito a un incendio divampato nella sua abitazione, probabilmente originato da una stufetta elettrica posizionata troppo vicino al materasso, un dettaglio che ha reso ancora più drammatico l’episodio e chiarito da subito la rapidità con cui il fuoco si è propagato. L’allarme era scattato attorno alle 18 grazie ai vicini, che avevano notato il fumo uscire dall’appartamento e hanno immediatamente contattato i soccorsi, consapevoli che la situazione poteva peggiorare di minuto in minuto. Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’abitazione del Trenino in via Martiri della Libertà si sono trovati davanti una scena di forte disagio, con locali in disordine, numerosi oggetti sparsi a terra e la stufetta ancora accesa adagiata vicino al materasso posto direttamente sul pavimento, un quadro che ha confermato l’origine accidentale dell’incendio e la totale vulnerabilità dell’ambiente domestico dell’uomo.
L’uomo, pur gravemente ferito, era ancora vigile all’arrivo dei soccorritori e presentava ustioni estese sul volto, sul torace e su gran parte del corpo, con gli abiti sciolti dalle fiamme, circostanza che aveva immediatamente fatto capire ai sanitari la gravità della situazione. Dopo le prime cure era stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Nuoro e successivamente trasferito al Centro grandi ustionati di Sassari, dove era stato ricoverato in condizioni definite gravissime, mentre i medici tentavano ogni possibile intervento per stabilizzarlo. Nella notte la situazione è precipitata e il cuore di Giovanni Antonio Ladu ha smesso di battere, chiudendo una vicenda segnata da una concatenazione di fatalità che ha trasformato un’abitazione comune in un luogo di tragedia e lasciato la comunità con un profondo senso di tristezza.