Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa
Terminato il periodo penitenziale della Quaresima, inizia la settimana più intensa dell’anno liturgico. Domani, infatti, si ricorderà l’ingresso di Gesù a Gerusalemme con la domenica delle palme, che segna l’ inizio della Settimana Santa. Giovedì avrà poi inizio

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Terminato il periodo penitenziale della Quaresima, inizia la settimana più intensa dell’anno liturgico. Domani, infatti, si ricorderà l’ingresso di Gesù a Gerusalemme con la domenica delle palme, che segna l’ inizio della Settimana Santa.
Giovedì avrà poi inizio il Triduo pasquale. A Lanusei, alle 9.30, nella cattedrale Santa Maria Maddalena, Mons. Antioco Piseddu celebrerà per la 33ma volta consecutiva la S. Messa crismale insieme ai sacerdoti. Durante questa celebrazione, avverrà la benedizione degli olii sacri e si ricorderà l’istituzione dell’eucarestia.
Alla sera si celebrerà in tutte le chiese la messa In Coena Domini, in ricordo dell’ultima cena. Durante questa celebrazione, verrà inserito anche il rito della lavanda dei piedi: si scelgono dodici uomini ( in alcune parrocchie si propongono i bambini) e il sacerdote ripete il gesto compiuto da Gesù sugli apostoli.
Venerdì sarà il giorno del silenzio: altari spogli e campane silenziose. In questa giornata, si celebra la liturgia della passione (alle 18) e alle 21 la Via Crucis cittadina, a Lanusei con partenza dalla Cattedrale per arrivare al Santuario.
Il sabato è il giorno della “Veglia Madre di tutte le veglie” che avrà inizio alle 21. Le campane sono ancora mute ma suoneranno a festa al canto del Gloria. Prima, la benedizione del cero pasquale, che ci ricorda che Cristo è la luce del mondo. Dopo la lettura del Vangelo, si passa alla benedizione dell’acqua lustrale, che verrà utilizzata per i battesimi e per la benedizione delle famiglie, previste a partire dal martedì dopo Pasqua.
La domenica sarà la vera e propria festa della resurrezione del Signore, tanto attesa dalla chiesa. Si ricomincia a cantare l’Alleluja, che per tutto il tempo quaresimale era stato sostituito con l’acclamazione “Lode a Te o Cristo Re di eterna gloria”. E anche il gloria riprende il suo posto nella celebrazione della S. Messa.

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