Asilo nido Via Cedrino

Il Comune di Tortolì primo in graduatoria nel bando per la ristrutturazione delle scuole di prima infanzia. I lavori interesseranno l’asilo nido di Via Cedrino.

Subito 125 mila euro di fondi per intervenire nell’asilo comunale di Via Cedrino, il Comune di Tortolì è il primo della graduatoria regionale dedicata ai bandi per la ristrutturazione delle scuole di prima infanzia. L’amministrazione municipale che ha partecipato al bando, ha pensato a un programma di riqualificazione ambientale con un occhio attento alle energie alternative, ai sistemi attivi e passivi per la gestione delle fonti di riscaldamento. L’assessorato ai Lavori Pubblici in questo modo potenzia i suoi programmi di riqualificazione energetica in chiave bioclimatica. Il piano prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche

L’intervento riguarda la riqualificare dell’edificio con la sostituzione degli infissi, la coibentazione della copertura, l’utilizzo di sistemi di ombreggiamento di tutte le parti del caseggiato esposte a sud. Il progetto si attua anche all’esterno della struttura con l’implementazione del verde. La piantumazione di nuovi alberi consente di creare sia schermature naturali che artificiali. L’utilizzo di piante autoctone sempreverdi e a foglia caduca permetterà la naturale alternanza dell’effetto di ombreggiamento dal sole e riscaldamento solare utile per rimodulare i flussi di impianto di climatizzazione degli ambienti interni.

Ogni azione è destinata al controllo dell’efficienza energetica della costruzione a al raggiungimento di una qualità e salubrità ambientale interna che permetterà di garantire buoni livelli di benessere. La scelta di un approccio bioclimatico è legata alla volontà di realizzare un edificio termicamente autosufficiente ed efficiente in grado di soddisfare i requisiti di comfort termico e ottenere così lo scopo ultimo del controllo del microclima interno, che con strategie progettuali passive, minimizzando l’uso di impianti meccanici, massimizzano l’ efficienza degli scambi termici tra edificio e ambiente.

L’obiettivo principale  è quello di rendere la struttura esistente un edificio eco-compatibile ed energeticamente efficiente.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.