Tortolì saluta Sergio Muntoni. L’artista è morto questa notte
Una triste giornata per i tortoliesi, che questa mattina hanno ricevuto la notizia della morte del pittore Sergio Muntoni. L’ artista tortoliese, a soli 58 anni, è stato portato via da una grave malattia questa notte, mentre si trovava ricoverato
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Sergio Muntoni durante un’esposizione a Firenze
Una triste giornata per i tortoliesi, che questa mattina hanno ricevuto la notizia della morte del pittore Sergio Muntoni. L’ artista tortoliese, a soli 58 anni, è stato portato via da una grave malattia questa notte, mentre si trovava ricoverato all’ospedale San Francesco di Nuoro. Il maestro lascia la moglie Rosita e i figli Stefano, Giorgio e Andrea, nonché un incredibile numero di amici e sostenitori della sua arte. Muntoni, in quella che possiamo senza dubbio definire una lunga e sfolgorante carriera, ha esposto le proprie opere nelle gallerie d’arte di tutto il mondo e reso orgogliosi i propri concittadini, portando in ogni continente i paesaggi e la cultura della sua amata terra.
Il professore Tonino Loddo ha detto di Muntoni e delle sue opere: “Usa il cesello, Sergio Muntoni, per dipingere i suoi quadri ma soprattutto per quella straordinaria capacità di rivelare le anime delle persone e dei luoghi di cui ci parla. Un uomo sensibile e intelligente, lontano da mode e tendenze pittoriche di maniera. Muntoni è continuamente alla ricerca del genio dei luoghi e delle persone. Dei suoi soggetti, infatti, egli vuole catturare lo spirito, e ciò lo fa agendo su due punti di vista, l’insider e l’outsider, il dentro e il fuori. Giunge, in tal modo, attraverso la conoscenza di due punti di vista che non solo non si eliminano, ma al contrario sono contemporaneamente esistenti nonostante le differenze prospettiche, ad andare oltre il mero apparire (che pure narra con precisione) per conquistare l’emozione dell’essere individuale”.
Lanusei, ritrovato nel campanile il corpo senza vita di Giancarlo Contu, scomparso nel 2023

Dopo oltre un anno e mezzo di silenzio, angoscia e domande senza risposta, il caso della scomparsa di Giancarlo Contu si è chiuso tragicamente con un ritrovamento inquietante.
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Lanusei, ritrovato nel campanile il corpo senza vita di Giancarlo Contu, scomparso nel 2023.
Dopo oltre un anno e mezzo di silenzio, angoscia e domande senza risposta, il caso della scomparsa di Giancarlo Contu si è chiuso tragicamente con un ritrovamento inquietante.
Il corpo senza vita del 63enne ex portiere del Lanusei Calcio è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione all’interno del campanile del Tempio Don Bosco, nel cuore della cittadina ogliastrina.
Il luogo del ritrovamento è tanto vicino quanto paradossalmente lontano: pochi passi da casa, eppure rimasto inesplorato per mesi, complice l’abbandono in cui versava la struttura da quando i Salesiani avevano lasciato il tempio. A fare la scoperta è stato un tecnico incaricato della manutenzione delle campane automatiche: salendo per accedere ai dispositivi, si è trovato davanti a un’immagine scioccante che ha posto fine, in modo drammatico, a un mistero che aveva tenuto con il fiato sospeso un’intera comunità. Secondo le prime ricostruzioni, Giancarlo Contu potrebbe essere entrato nel campanile attraverso una piccola apertura e, forse per un malore o un tragico incidente, sarebbe precipitato all’interno, rimanendo lì, senza che nessuno se ne accorgesse. Al momento della scomparsa, datata 23 dicembre 2023, l’ex sportivo era stato cercato senza sosta per ben 74 giorni, con ricerche a tappeto in tutta la zona, ma mai nessuno aveva pensato di controllare proprio quel campanile, chiuso da anni e dimenticato da tutti. La polizia scientifica è al lavoro per accertare con precisione le cause della morte, che al momento si ipotizzano naturali. Il commissariato di Lanusei coordina le indagini, anche per ricostruire gli ultimi spostamenti di Contu e capire cosa lo abbia spinto a introdursi in quell’edificio. Figura molto conosciuta e apprezzata in città, soprattutto per la sua esperienza tra i pali del Lanusei, Contu non era nuovo a episodi di allontanamento: in passato era stato ritrovato in un cimitero dopo un’altra breve scomparsa. Ma questa volta l’epilogo è stato ben diverso. La comunità lanuseina, scossa e incredula, piange ora un uomo che aveva lasciato un segno nel tessuto sportivo e sociale della città, e che purtroppo è rimasto troppo a lungo in silenzio, nascosto agli occhi di tutti, a pochi metri da casa.

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