Lanusei. Dopo la croce luminosa arriva l’antenna d’acciaio. E scatta la polemica
Da alcune settimane a Lanusei è comparso nella rotonda di piazza Mameli quello che da molti è stato definito un mostro architettonico. Si tratta di un traliccio in acciaio, che assumerà a fine lavori le fattezze di un albero di

Piazza Mameli, Lanusei
Da alcune settimane a Lanusei è comparso nella rotonda di piazza Mameli quello che da molti è stato definito un mostro architettonico. Si tratta di un traliccio in acciaio, che assumerà a fine lavori le fattezze di un albero di circa sette metri, le cui funzioni consisterebbero in: monitoraggio climatico, con analisi delle evoluzioni e registrazione dei relativi dati; punto di distribuzione di informazioni tramite un info point dotato di monitor; monitoraggio e sicurezza ambientale; eventuale punto distribuzione di connessione Wi-Fi gratuita.
Una scelta che divide nettamente i cittadini già fortemente scontenti della croce luminosa installata dalla precedente amministrazione. Per molti si tratterebbe di un autentico scempio: “per chi vive sopra piazza Mameli, aprire le tende e vedere quello spettacolo sarà un trauma! Come se non bastassero le varie antenne distribuite per Lanusei. Sarebbe stato preferibile individuare un punto del paese meno invasivo: magari il tetto di un edificio comunale”. E ancora: “Il canone d’affitto ci sembra molto alto, quattrocento euro per due anni. Quale beneficio avranno i cittadini di Lanusei?”.
Queste sono solo alcune delle perplessità dei lanuseini che ancora non hanno ben chiara quale fosse la necessità alla base della messa in opera di questo progetto. Di contro, l’assessore alla cultura Salvatore Acampora risponde: “ Io personalmente per un progetto soggetto a brevettazione, finanziato da una ditta privata e da Sardegna Ricerche, non avrei fatto pagare un euro, perchè al posto di essere messo a Cagliari ad Alghero o a Tortolì un cittadino di Lanusei ha deciso di investire sul proprio paese”.

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