Arbatax. Un porto che cade a pezzi
Il recente sopralluogo della Guardia Costiera di Arbatax ha rilevato un grosso cedimento nel molo sud. A rischio l’interdizione anche della banchina di riva. Un porto che cade a pezzi. Letteralmente. Un cratere di oltre 60 cm formatosi nella
Il recente sopralluogo della Guardia Costiera di Arbatax ha rilevato un grosso cedimento nel molo sud. A rischio l’interdizione anche della banchina di riva.
Un porto che cade a pezzi. Letteralmente. Un cratere di oltre 60 cm formatosi nella banchina sud del porto di Arbatax, quella usata dalla Saipem. L’unica delle tre presenti ad essere oggi agibile e operativa, usata anche per l’attracco le navi. E’ il risultato del sopralluogo effettuato poco meno di una settimana fa dalla guardia costiera.
Che il porto di Arbatax non godesse di buona salute era sotto gli occhi di tutti, oggi è giunta ulteriore conferma. La situazione è allarmante. Il Tenente di Vascello Giuseppe Siragusa, con l’ordinanza 58 del 31 dicembre 2013, ha vietato l’utilizzo di parte di oltre trentasei metri della banchina sud del molo. La zona è stata interdetta a causa di un cedimento strutturale che ha provocato un cratere di oltre sessanta centimetri e profondo un metro.
“Abbiamo fatto nuovi sopralluoghi anche nella banchina di riva – spiega il comandante del porto Giuseppe Siragusa – anch’essa presenta grandissima problematiche: cedimenti in sette otto punti del manto stradale. Ho scritto alla Regione, all’Assessorato ai Lavori Pubblici, al Consorzio industriale, al comune e al provveditorato per richiedere un sopralluogo congiunto per verificare l’eventualità di interdire interamente la banchina di riva e pianificarne la manutenzione, assolutamente necessaria. E’ arrivato il momento di prendere una decisione, altrimenti mi troverò costretto a chiudere la banchina di riva .”
I porto di Arbatax è da anni in tali condizioni di degrado e abbandono, gli undici milioni di euro ad esso destinati sono fermi in regione da anni, e dei quali non si sa più nulla.
“Ad oggi non ho visto un euro per il porto – conclude il comandante – la mia volontà è quella di smuovere e sbloccare questi fondi che inspiegabilmente sono fermi, mentre il porto cade a pezzi. Sto aspettando che gli enti che ho interessato mi rispondano, ad oggi ho ricevuto la disponibilità solo dal comune di Tortolì, se non avrò risposte dagli altri entro qualche giorno, interdirò tutta la banchina di riva, per tutela dell’incolumità pubblica.”

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