Federico Scattu, difensore del Cardedu.

Lo Jerzu ritrova Corona – gol, Langiu lancia il Cardedu. Bene il Lotzorai e l’Ilbono.

Passo falso per il Tortolì, nel campionato di Promozione, sconfitto tra le mura amiche dal Pula (1-2). La squadra allenata da Prastaro, supera proprio i Tortoliesi in classifica, piazzandosi al secondo posto. Non basta il solito gol di Nieddu, dopo il doppio vantaggio ospite. Sulla gara pesano le molte occasioni fallite dai locali e l’espulsione del portiere rossoblù Pischedda. Altra storia per il Lanusei, vittorioso in trasferta a Quartu contro il Sant’Elena (2-1). In vantaggio con Bergese, i locali raggiungono il pareggio con Fenu. Nella ripresa ci pensa Viani a portare nuovamente i lanuseini, poi è Marchi – show a salvare una vittoria pesante per i ragazzi allenati da Francesco Loi.

In Prima, secondo pareggio consecutivo per l’ex capolista Baunese, fermata sul pari dal Villasimius (0-0) e ringrazia il proprio portiere, Simone Serra, che al 63′ para un rigore a Meloni. Pareggio anche per l’Idolo a Villagrande (2-2). Le reti portano le firme di Murgioni e Scudu per i locali; Andrea Pili e Mauro Arras per gli arzanesi allenati da Simone Podda. Nelle prime posizioni la situazione rimane immutata rispetto a due domeniche fa, per il pareggio del San Vito sul campo dell’Orione 96, e appunto di Baunese e Idolo. Vittorie importanti per Castor e Jerzu. Il Cannonau espugna il Terra Maini della Gemini Pirri (1-2), grazie al ritorno al gol di Matteo Corona (gol di rapina alla Lulù Oliveira) e del nuovo arrivato Bassetto su penalty. Successo in trasferta per 4 a 2 per la Castor sul terreno del Decimo 07, grazie alla doppietta di Roberto Mura e ai gol di Alberto Pilia e Porceddu. Pareggio tra Triei e Girasole (2-2): una doppietta di Giolitti non basta, Melis e Sagheddu fissano il risultato sul pari. Brutto ko interno per il Bari Sardo (1-3) ad opera dell’Halley Assemini. Non basta la rete di Angioni, una doppietta di Impera e il gol di Tumatis permettono agli ospiti di espugnare il Circillai. Tre punti anche per il Cardedu (3-1 sul Capoterra): in rete Cabras e due volte Langiu.

In Seconda, finisce in parità il big match tra Loceri e Seui (0-0). Vince l’Ilbono (3-1) sull’Ollolai grazie a Mameli, ad un autogol e alla rete di Marco Marras. Vittoria di misura del Perdas sulla Tonarese (1-0) grazie al sigillo di G.L. Carta. Pari (0-0) per il Talana contro il Real Villanovatulo. Vince il Tertenia (1-0) contro il Meana Sardo, grazie al gol su rigore dell’eterno Pani al 54′. Nell’anticipo di sabato, vittoria interna (3-2) per il Lotzorai sul Gadoni: una doppietta di Mucaria e il rigore di Lobina regalano il successo ai ragazzi di Vincis.

Risultati di Terza: Arbatax – Gairo 3-0, Birdesu – Trisailis 3-1, Osini – Orotelli 3-0, Urzulei – Supramonte 2-3.

Chiunque abbia passeggiato lungo le affascinanti scogliere granitiche di Orrì, in Ogliastra, avrà notato quelle linee più chiare che attraversano le rocce come delle vere e proprie venature. Si tratta dei cosiddetti filoni aplitici, un fenomeno geologico affascinante, testimonianza di antichi processi magmatici avvenuti milioni di anni fa.

Foto di La Monica nel gruppo GEOsiti della Sardegna

Questi corpi rocciosi filoniani di natura granitica si sono formati quando il magma residuo, ancora fuso, ha trovato spazio per infiltrarsi nelle fessure delle rocce circostanti – fenditure spesso create dal raffreddamento del granito stesso o da movimenti tettonici.

Si tratta di intrusioni magmatiche secondarie, che si inseriscono in fratture della roccia preesistente. Nel caso dei filoni aplitici, queste fratture si sono verificate in rocce granitiche già consolidate, probabilmente in concomitanza con grandi eventi geologici come la roto-traslazione che ha portato la Sardegna dalla sua originaria posizione presso i Pirenei a quella attuale nel Mediterraneo.

I filoni aplitici si distinguono per la loro struttura microgranulare: i cristalli che li compongono sono molto piccoli, al punto da risultare difficili da osservare a occhio nudo. La loro composizione è tipicamente ricca di quarzo, feldspati (ortoclasio e plagioclasio) e mica, con una presenza minima di minerali femici (quelli contenenti ferro e magnesio).

In alcuni casi, questi filoni si presentano come vere e proprie intrusioni di quarzo, depositatosi all’interno delle diaclasi – le spaccature nella roccia granitica – rendendo ancora più evidente il contrasto tra il colore chiaro del quarzo e il granito circostante.