Luca Dorigo dj

Una nottata dedicata alla disco-music in programma per il 7 agosto a Jerzu.

Dopo l’esibizione del gruppo “I Bambini dell’ Asilo” Tribute Band di Vasco, formato da talentuosi musicisti la centralissima Piazza Europa jerzese lascerà posto, a partire dalle 23.45, alla musica disco. Protagonisti della serata saranno Giacomo Mannai, dj resident dell’Arabax Club di Arbatax e Luca Dorigo, volto noto della televisione e quotatissimo disc jockey. Dorigo, acclamato in tutte le discoteche più importanti dello Stivale, si ripromette di rendere indimenticabile la prima serata disco jerzese, organizzata in seno al celebre Jerzu Wine Festival e in collaborazione con il Comune di Jerzu e la Pro Loco.

Raccontano gli organizzatori: “Il nostro Jerzu Wine Festival ha sempre abbracciato, nelle varie edizioni, tutti i generi musicali, dal rock al jazz. Un solo genere è rimasto in sordina nel tempo, quello legato alla disco-music. Quest’anno abbiamo dediso di recuperare e di organizzare una serata all’aperto per andare incontro anche agli amanti di questo genere. Siamo certi che questo “esperimento” avrà successo, anche perchè i dj che abbiamo invitato, Mannai e Dorigo, sono delle eccellenze del settore. Per averci aiutato a realizzare questo evento particolare e tanto atteso ci teniamo molto a ringraziare il Bar La Piazzetta di Arianna Contu, il Bar da Manfredi, il Bar Pizzeria da Fresi, il Bar Pizzeria di Gina Depau, il Bar Pizzeria All’angolo di Mario Luigi Carta, l’Hotel Ristorante Pizzeria Il Rifugio d’Ogliastra e il Bar Europa di Agnese Serrau”.

A Punta La Marmora (Perdas Crapías), la vetta più alta della Sardegna, le rocce affioranti raccontano una storia di oltre 300 milioni di anni, ma senza tracce fossili. Come spiega il paleontologo Daniel Zoboli, qui le rocce, note ai geologi come “Filladi Grigie del Gennagentu, hanno subito un intenso processo di metamorfismo che ha cancellato ogni possibile presenza di fossili.

Foto Daniel Zoboli

Il metamorfismo, dovuto ad alte pressioni e temperature durante l’Orogenesi Varisica, ha deformato le rocce, creando evidenti pieghe ductili, visibili nei blocchi affioranti. Il corrispettivo meno metamorfico di queste rocce sono le “Arenarie di San Vito”, affioranti nella Sardegna meridionale e risalenti al periodo Cambriano medio–Ordoviciano inferiore.

Queste formazioni raccontano non solo la storia geologica della Sardegna, ma anche le dinamiche tectoniche che hanno modellato le montagne e i paesaggi che oggi ammiriamo.