Area industriale di Tortolì allo sbando. La denuncia di Confindustria.
Area industriale di Tortolì allo sbando. La denuncia di Confindustria. Duecentottantuno milioni di euro destinati all’Ogliastra bloccati in Regione da anni e dei quali non si sa più nulla. Cifre da capogiro (28 milioni di euro per le aree ex

Bornioli Confindustria
Area industriale di Tortolì allo sbando. La denuncia di Confindustria.
Duecentottantuno milioni di euro destinati all’Ogliastra bloccati in Regione da anni e dei quali non si sa più nulla. Cifre da capogiro (28 milioni di euro per le aree ex cartiera e porto di Arbatax, 6 milioni e mezzo per l’aeroporto, 4 milioni per il potenziamento del depuratore consortile, oltre 192 milioni per i lavori della 125 e da ultimo 15 milioni per il polo della pasta fresca e 7 milioni per un impianto solare termodinamico) che a distanza di due anni dal primo convegno organizzato da Confindustria rimangono a tutt’oggi sulla carta.
Di queste e delle nuove e ancora irrisolte problematiche che attanagliano il territorio si è parlato nella conferenza stampa organizzata mercoledì 17 luglio alla presenza dei dirigenti dell’associazione industriali. “La lista delle problematiche è lunga e sempre la stessa – ha esordito il presidente Roberto Bornioli – “I lavori per l’infrastrutturazione delle aree dell’ex cartiera non sono mai iniziati, nel sito industriale non sono ancora disponibili lotti per nuove imprese che volessero insediarsi. La Regione non ha ancora recuperato i 10 milioni di euro dei 28 complessivamente stanziati per il porto di Arbatax. Ancora irrisolta la questione aeroporto. Tutto fermo anche sul fronte delle infrastrutture e della viabilità, opere prioritarie per risolvere i problemi di continuità interna che pesano su tutto il territorio”. A questi si deve aggiungere la situazione di empasse in cui si trova l’ente. “Con le dimissioni del presidente del Consorzio l’area industriale di Tortolì – ha fatto presente il Presidente Bornioli, – è rimasta senza una guida operativa, e le 87 imprese insediate completamente abbandonate a se stesse. Nel preoccupante vuoto politico e amministrativo che si è creato, la situazione non può che peggiorare. I problemi strutturali che gravano da tempo sul sito industriale restano irrisolti senza che nessuno intervenga”.
Per Confindustria la Regione deve intervenire immediatamente al fine di rendere nuovamente operativo l’ente consortile, deve risolvere in modo definitivo il problema dei debiti e degli stipendi dei dipendenti, avviare i lavori quanto mai urgenti per il porto, la viabilità interna del sito industriale, il depuratore, la piattaforma rifiuti e il solare termodinamico.

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