Le riprese a Santa Maria

Santa Maria Navarrese e la Costa di Baunei sono andate in diretta oggi pomeriggio su Rai Uno, durante la trasmissione “Estate in diretta”, condotta da Marco Liorni e seguita da milioni di telespettatori. La costa baunese andrà in onda nella stessa trasmissione anche venerdì prossimo.

La terrazza della maestosa Torre spagnola di Santa Maria, ha ospitato il collegamento in diretta con gli studi Rai, coordinato da Vincenzo Frenda. A fare gli onori di casa c’erano il sindaco di Baunei Salvatore Corrias e l’assessore al Turismo Ivan Puddu che hanno presentato il territorio e le iniziative dell’amministrazione comunale. Dagli sconti del dieci percento applicati dagli albergatori locali per venire incontro ai turisti (messi a dura prova dal caro traghetti) al contributo ambientale di un euro per accedere alle spiagge e nel Supramonte. Soldi che saranno impiegati per sostenere le spese di assistenza alla balneazione e per la pulizia delle spiagge e del territorio.

Durante la diretta gli spettatori da casa sono stati ammaliati dalle immagini delle splendide spiagge della Costa baunese e presi per la gola con i prodotti locali del mare e della montagna che durante la diretta hanno fatto bella mostra di sé. Le telecamere hanno indugiato sul pesce appena pescato, sugli insaccati e il formaggio di capra, sui dolci della pasticceria baunese come su confettu, gli amaretti e dulcis in fundo sul vino locale prodotto dall’azienda di Lorenzo Pusole e sui prodotti degli artigiani come le sculture in legno di Benedetto Aragoni e i tappeti e le trama ‘e manta Artes di Massimo Mucelli.Per la gioia dei più golosi, Gino Ghironi, chef dell’hotel Plammas di Santa Maria, ha preparato in diretta us orrubiolus e i culurgiones friggius di ricotta ricoperti di miele.

Il collegamento è stato allietato delle launeddas di Dante e Roberto Tangianu e da Renzo Murgia e Maria Rosaria Cabras del Gruppo folk di Baunei, in abito tradizionale. Durante le riprese un leggero venticello ha fatto sventolare dalla vetta della Torre spagnola le due bandiere che si è aggiudicata Baunei. Quella gialla “Le cinque vele del Touring club italiano e Legambiente” e quella Blu, riconoscimento internazionale assegnato al porto di Santa Maria, come approdo tra i più belli d’Italia.

Torna l’appuntamento con i festeggiamenti in onore di San Giorgio, primo vescovo della Diocesi di Suelli, figura centrale nella storia religiosa della Sardegna e compatrono dell’Ogliastra insieme alla Madonna del Rosario. Domenica 18 maggio 2025, la comunità renderà omaggio al santo con una processione solenne che attraverserà le vie principali del paese, nel segno della fede, della tradizione e del folklore popolare.

Il corteo religioso partirà alle ore 18:00 dalla Chiesa di San Giorgio e proseguirà lungo via Ginevra, via dei Portoghesi, via Foscolo, viale Europa, per poi fare ritorno in chiesa. Per consentire il corretto svolgimento dell’evento, la circolazione veicolare sarà temporaneamente sospesa nelle strade interessate, limitatamente al tempo necessario per il passaggio dei fedeli. La cittadinanza è invitata a prestare attenzione alla segnaletica e a collaborare per garantire il regolare svolgimento della celebrazione.

La festa rappresenta molto più di un momento liturgico: è l’occasione per rinnovare il legame tra la comunità e San Giorgio, protagonista di numerose leggende tramandate nel tempo. Una delle più celebri racconta di quando il vescovo, durante un viaggio pastorale verso Osini, si trovò davanti a una montagna che ostacolava il cammino. Con una preghiera ordinò al monte di aprirsi: nacque così “Sa Scala de Santu Orgiu”, un passaggio che facilitò i viaggi dei pellegrini e, secondo la tradizione, fu accompagnato dalla miracolosa comparsa di una sorgente.

San Giorgio nacque a Cagliari e fu avviato alla vita ecclesiastica da una nobildonna, Greca, presso la quale lavoravano i suoi genitori. Ordinato vescovo a soli 22 anni, è venerato in tutta la Sardegna e gli si attribuiscono diversi miracoli, come la resurrezione di un giovane a Lotzorai e la guarigione di un cieco a Urzulei.

A Osini, per ricordare i prodigi attribuiti al santo, sorge una chiesa campestre dedicata a lui, dove ogni anno si celebra una festa in suo onore. La processione di Suelli, dunque, non è solo un momento di preghiera, ma anche una rievocazione di fede e identità collettiva, capace di unire passato e presente nel segno di una figura che continua a ispirare devozione in tutta l’isola.