Festival Letterario Gavoi

Quattro giorni di intensa programmazione per la manifestazione barbaricina.

E’ il festival letterario più noto ed amato dai sardi e quest’anno compie la bellezza di dieci anni. Stiamo parlando dell’ Isola delle Storie, la manifestazione che a Gavoi ogni anno riunisce centinaia di amanti della scruttura e della lettura provenienti da ogni parte dell’Isola. Dal 4 al 7 luglio il piccolo centro barbaricino ospiterà parecchi volti noti del panorama culturale nazionale ed internazionale.

Si inizia con il prologo di giovedì, lo spettacolo musicale “L’Isola delle Storie, concerto per l’Europa a Gavoi”, durante il quale i musicisti impegnati nel progetto eseguiranno una composizione ideata ad hoc nei giorni di soggiorno in Sardegna. Da venerdì si moltiplicheranno gli appuntamenti e le suggestioni. Tra i presenti, ricordiamo alcuni nomi, tra i quali quelli del vignettista Vauro, delle scrittrici Paola Mastrocola e Simonetta Agnello-Hornby, dei giornalisti Massimo Gramellini e Loredana Lipperini e degli scrittori Lorenzo Amurri e  Antonio Skármeta.

Per chi non avrà la fortuna di poter partecipare personalmente a questo grande appuntamento con la cultura, sarà comunque possibile seguire il festival in diretta streaming su Tiscali.

La dottoressa Silvia Amelia Pirarba è la nuova direttrice dell’Area Dipendenze Patologiche della Asl Ogliastra. Psichiatra, ogliastrina di origine, proviene dalla Asl di Cagliari ed è risultata vincitrice del concorso bandito da Ares Sardegna.

Laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Psichiatria all’Università di Cagliari, ha recentemente conseguito un master in Medicina delle Dipendenze. Dopo esperienze professionali tra Cagliari e l’Ogliastra, dal 2024 era responsabile della struttura SerD nell’area Senorbì-Isili-Muravera.

«Ho trovato un team competente e motivato – ha dichiarato la nuova direttrice – Il mio obiettivo è garantire continuità, puntando su un approccio multidisciplinare e integrato». Pirarba punta a rafforzare il lavoro in rete con i servizi territoriali e ospedalieri, collaborando con scuole, enti locali e terzo settore. Centrale anche la prevenzione: «Dobbiamo superare lo stigma e intercettare il disagio prima che diventi cronicità».