Il Tertenia giovanissimi vince il campionato provinciale.

A Tertenia si può guardare al futuro calcistico con ottimismo. L’ impegno del gruppo sportivo, degli addetti ai lavori e dei genitori dei vari atleti è stato premiato dalla vittoria del campionato giovanissimi.

Una corsa trionfale grazie al lavoro svolto dai tecnici Pierpaolo Asoni ed Ettore Pani. Un ruolino di marcia fatto di quindici vittorie e tre pareggi. Zero alla voce sconfitte. Trascinati dal tandem offensivo Corrias – Piroddi (64 gol in due), i giovani bianco rossi hanno sbaragliato la concorrenza di avversari del calibro del Bari Sardo e del Cardedu. Di alto livello il gioco espresso dai ragazzi di  mister Asoni. Altra soddisfazione è stata data dal secondo posto nella classifica disciplina, dietro il Girasole.

A Tertenia numerose sono le iniziative per il settore giovanile e per i più piccoli.

La società del presidente Pierpaolo Serra, a maggio, ha partecipato ad Oristano alla fase finale del Fun Football, festa riservata alla categoria piccoli amici. Le scuole calcio del Gruppo Sportivo Tertenia e della Baunese hanno rappresentato l’ Ogliastra in una manifestazione che ha visto la partecipazione di più di 250 bambini. Sempre a maggio si è svolta la terza edizione del Memorial Francesco Pilia, triangolare juniores con la partecipazione del Cagliari Calcio e del Muravera.

“A giugno si è svolto il torneo “A scuola di calcio e d’amicizia”. La manifestazione – racconta  il presidente del GS Tertenia – in collaborazione con Avis di Tertenia, Pro Loco e Croce verde, è stata fortemente voluta come completamento dell’ attività giovanile svolta per dieci mesi. L’iniziativa ha visto impegnati per tre mesi dirigenti, bambini, ragazzi e genitori, in un percorso ludico, sportivo e soprattutto di aggregazione. Gli organizzatori possono affermare con orgoglio che l’ esperienza degli anni scorsi ha prodotto eccellenti risultati sia a livello puramente sportivo, sia sotto il profilo della socializzazione. Non ultimo, un ottimo risultato sul piano della promozione del territorio di Tertenia. La strada è tracciata, ma basilare è la disponibilità e il sostegno da parte degli Enti Pubblici.”

La necropoli di Sas Concas, nel territorio di Oniferi, è uno dei complessi ipogeici più affascinanti della Sardegna: venti tombe scavate nella roccia, custodi di simboli archeologici unici, tra cui petroglifi antropomorfi capovolti, coppelle e incisioni rupestri che raccontano riti e visioni del Neolitico. Un patrimonio raro, delicato, irripetibile.

Foto di Denise Diana

Eppure, questo scrigno di storia è stato letteralmente tagliato in due dal tracciato della superstrada 131 DCN – Diramazione Centrale Nuorese. Durante i lavori, emerse infatti un ostacolo “imprevisto”: la Tomba XX, isolata rispetto al nucleo principale della necropoli e situata esattamente dove sarebbe dovuto passare l’asse stradale. Una tomba millenaria contro un progetto moderno. La decisione finale? Non deviare la strada, non ripensare il percorso, ma costruire una copertura artificiale sopra l’ipogeo e far scorrere l’asfalto direttamente sopra quella che, da sola, rappresenta un capitolo prezioso della storia prenuragica.

Foto di Denise Diana

Un compromesso che ha salvato la tomba dalla distruzione materiale, certo, ma che ha di fatto trasformato un sito archeologico in un sottopasso dimenticato, confinato sotto il peso del traffico quotidiano. La 131 DCN ha così tranciato la necropoli, isolando la Tomba 20 dal resto del complesso e togliendole contesto, dignità e visibilità.

Foto di Denise Diana

Oggi Sas Concas resta un luogo meraviglioso e fragile, ma la sua integrità è segnata per sempre da quella decisione: venti tombe, ognuna con la propria storia, divise per lasciare posto al “progresso”. Un esempio emblematico di quanto poco valore venga talvolta riconosciuto al patrimonio culturale, quando a confronto ci sono opere infrastrutturali. Un monito, più che un racconto: la modernità non può continuare a costruire sopra ciò che dovrebbe proteggere.