Tertenia. Intzidente in intro de sa galleria de Cuaddatzonis
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Il CaMuC e la Stazione dell’Arte di Ulassai ospiteranno fino al 15 marzo 2026 “Il respiro di un viaggio”, una mostra che mette in dialogo Albrecht Dürer e Maria Lai, due protagonisti assoluti della storia dell’arte, lontani nel tempo ma sorprendentemente vicini nella visione.
Siamo andati a visitarla per voi e abbiamo raccolto quattro motivi importanti per i quali vale la pena immergersi in questo straordinario percorso tra arte, storia e poesia.
1. Un incontro artistico unico
È la prima volta che l’opera di Albrecht Dürer, maestro del Rinascimento europeo, viene messa a confronto con quella di Maria Lai, una delle voci più poetiche e profonde dell’arte contemporanea. Dürer, celebre per la sua maestria nell’incisione e nella xilografia, ha rivoluzionato la rappresentazione della natura e della figura umana, fondendo l’eredità gotica con una sensibilità umanistica innovativa. Nonostante sembrino lontanissimi, i due artisti trovano, tra le mura del CaMuC, la possibilità di dialogare, e i punti in comune tra loro emergono con forza.
2. Capolavori preziosi da ammirare dal vivo
La mostra propone oltre trenta opere originali di Dürer, provenienti da collezioni private di grande prestigio, accanto a una selezione significativa delle opere di Maria Lai. Libri cuciti, ceramiche, fili e materiali semplici trasformati in forme evocative testimoniano la potenza poetica e simbolica dell’artista sarda.

3. Un viaggio tra arte, spiritualità e territorio
“Il respiro di un viaggio” invita a riflettere sul senso del tempo, della vita e dell’immaginazione, attraversando cinque secoli di storia dell’arte. Il percorso espositivo trasforma il museo in uno spazio di dialogo tra passato e presente, rigore e poesia, forma e simbolo.
4. Osservare il “quadrato magico” di Melencolia I
Tra le opere di Dürer in mostra spicca Melencolia I, incisione a bulino del 1514, considerata uno dei massimi capolavori del maestro. Al centro dell’opera si trova il celebre quadrato magico, un intricato schema numerico dove la somma dei numeri in ogni riga, colonna, diagonale e nei quattro angoli dà sempre 34, mentre i numeri centrali dell’ultima riga compongono 1514, l’anno della creazione.
Il quadrato non è solo un esercizio matematico, ma un simbolo esoterico che, secondo la tradizione alchemica e astrologica, rappresenta la lotta contro la malinconia e l’elevazione dello spirito. Ogni numero e posizione racconta la ricerca dell’armonia e della conoscenza: un vero e proprio messaggio filosofico e spirituale che non può lasciare indifferenti.

Bonus: visitare Ulassai è sempre una scelta giusta
Chi ha tempo può approfittare della visita al CaMuC per scoprire i vicoli e le piazze di uno dei comuni più affascinanti dell’Ogliastra. Una capatina alla Stazione dell’Arte completa l’esperienza culturale, tra arte, memoria e bellezza del territorio.


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