gruppo folk baunei

8 e 9 giugno 2013: Sa Coua Baunese – Sa die de sa festa: le vie dei sapori, il gusto della tradizione.

SABATO 8 GIUGNO

Ore 10.00: Con il Gruppo Folk di Baunei per le vie dei sapori e delle arti baunesi

Ore 10.30:Preparazione del dolce tipico del matrimonio a cura dell’Ass. Santa Rita.

Ore 11.00: Apertura delle mostre fotografiche presso il Centro di Documentazione.

Ore 13.30: Menù della tradizione locale per le vie del centro storico, la carne arrosto di capra e maialetto.

Ore 17.00: Il matrimonio baunese “Su Mudongiu”, 2° fase. Allestimento della camera da letto degli sposi, con l’antico corredo nuziale.

Ore 18.00: Il matrimonio baunese “As Corbes”, 3° fase. Consegna de “Sa Corbe chin su pé” ai padrini e consegna ed esposizione de “as corbes” con i regali dei padrini agli sposi.

Ore 18.30: Trekking, tra costa e il Supramonte di Baunei. Presso il Centro di Documentazione, presentazione del libro di Selvaggio Blu, a cura di Mario Verin e Giulia Castelli. A seguire, presentazione della Guida di Arrampicata Sportiva a Baunei a cura dell’autore Maurizio Oviglia

Ore 20.00: Il matrimonio baunese “Su Plettongiu”, 4° fase. Antica usanza baunese, una trattativa in chiave ironica tra il padre dello sposo ed il padre della sposa per chiederne la mano.

Ore 21.00: Menù della tradizione locale per le vie del centro storico. Degustazione di piatti tipici baunesi.

Ore 21.30: Esibizione del Gruppo Folk di Baunei presso la casa della sposa.

DOMENICA 9 GIUGNO

Ore 09.00: Passeggiata per le vie dei sapori e delle arti baunesi.

Ore 11.00: Il matrimonio baunese “Sa die de sa Festa”, 5° fase. Corteo nuziale lungo il centro storico e arrivo in Chiesa.

Ore 12.00: Il matrimonio baunese “S’invitu”, 6° fase. Tutti a casa degli sposi per gli auguri. Un brindisi e la degustazione dei dolci tradizionali del matrimonio.

Ore 13.30: Il matrimonio baunese “Sa Merenda ‘e sa Coua”, 7° fase. Tutti a casa dello sposo e della sposa per il pranzo con la degustazione dei piatti tradizionali del matrimonio.

Ore 18.30: Centro di documentazione. Presentazione del libro “Baunei – Santa Maria Navarrese, Storia di una Comunità” a cura dello scrittore Bebi Vigna.

Ore 19.30: Le vie dei sapori. I piatti della tradizione locale per le vie del centro storico.

Ore 21.00: Esibizione del Coro Polifonico Montesantu presso la casa dello sposo.

INFORMAZIONI: 348.2533222 – sito internet www.turismobaunei.com

Primogenita di Antonietta Angioy e Salvatore Bussalai, Marianna nacque nel 1904 a Orani, in Sardegna. Ad aver riportato alla luce negli ultimi anni la figura di Marianna Bussalai è stato soprattutto lo storico e scrittore Francesco Casula. La sua vita fu intrecciata con quella della sorella Ignazia, condividendo un legame ideale che le avrebbe viste entrambe impegnate come future antifasciste. Rimaste orfane di madre quando Marianna aveva solo cinque anni, le due sorelle vissero con la loro zia materna in una casa settecentesca che fu degli Angioy. Questa casa divenne un luogo di incontri clandestini antifascisti, attraversato dalla Storia.

Durante il regime fascista, Marianna coltivò con determinazione le sue idee antifasciste e autonomiste, dedicandosi allo studio della storia e della filosofia. Nonostante avesse frequentato solo la quarta elementare a causa di una malattia che le impedì di proseguire gli studi a Nuoro, Marianna divenne un’autodidatta appassionata. Leggeva autori sardi come Sebastiano Satta, Montanaru e Giovanni Maria Angioy, ma anche autori italiani come Dante, Manzoni e Monti, oltre ai russi.

La sua militanza nel Partito Sardo d’Azione testimonia il suo forte sardismo, inteso come un sentimento di appartenenza alla Sardegna prima ancora che il Partito sardo sorgesse. In una lettera all’avvocato Luigi Oggiano, Marianna scrisse: “Il mio sardismo è nato da prima che il Partito sardo sorgesse, cioè da quando, sui banchi delle scuole elementari, mi chiedevo umiliata perché nella storia d’Italia non si parlasse mai della Sardegna. Giunsi alla conclusione che la Sardegna non era Italia e doveva avere una storia a parte.”

La sua dedizione all’autonomia e alla libertà si manifestò attraverso la sua militanza nel Partito sardo d’Azione e la sua ammirazione per Lussu, esule a Parigi. La casa di Marianna a Orani divenne un punto di riferimento per l’antifascismo, accogliendo uomini e donne impegnati nella resistenza contro il regime.

Marianna Bussalai, conosciuta come “Signorina Mariannedda de sos Battor Moros,” fu una straordinaria figura di femminista, sardista e antifascista. Poetessa, traduttrice e intellettuale di valore, morì nel 1947 a soli 43 anni. La sua eredità è ancora viva attraverso le sue poesie che denunciavano il regime fascista e il suo impegno costante per l’autonomia e la libertà della Sardegna. La sua figura è commemorata come un simbolo dell’antifascismo sardo.