Tortoliese in carcere muore giocando a calcetto
Detenuto di Tortolì muore in carcere durante una partita di calcetto a causa di un malore. Il carcere barbaricino di Badu ‘e Carros mette a disposizione dei detenuti un campetto da calcio, che permette loro di fare esercizio fisico
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carcere, immagine simbolo
Detenuto di Tortolì muore in carcere durante una partita di calcetto a causa di un malore.
Il carcere barbaricino di Badu ‘e Carros mette a disposizione dei detenuti un campetto da calcio, che permette loro di fare esercizio fisico all’aria aperta. Proprio qui, ieri mattina, la tragedia. Uno dei detenuti, in campo per la partita, si è improvvisamente accasciato al suolo, stroncato da un arresto cardiaco. Sgomento da parte dei compagni e della polizia penitenziaria e inutile il pronto intervento del medico del carcere. Per Giampaolo Casula, quarantacinquenne di Tortolì, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Con tutta probabilità Casula è stato colto da un malore, ma si attende la conferma ufficiale.
Tensione a Belvì, turisti israeliani tentano di ammainare la bandiera palestinese in un locale

Un episodio di forte tensione si è verificato a Belvì, dove due turisti israeliani hanno cercato di ammainare la bandiera palestinese esposta all'ingresso di una griglieria.
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Tensione a Belvì, turisti israeliani tentano di ammainare la bandiera palestinese in un locale.
Un episodio di forte tensione si è verificato a Belvì, dove due turisti israeliani hanno cercato di ammainare la bandiera palestinese esposta all’ingresso di una griglieria.
La vicenda è avvenuta nel locale Barbagia Ospitale, conosciuto da oltre trent’anni per essere un crocevia di eventi culturali e un punto di riferimento per la fratellanza tra i popoli. L’accaduto ha scatenato un confronto acceso ma rispettoso con il titolare, Bachis Cadau, che ha ribadito la sua posizione di sostegno alla causa palestinese e l’importanza del rispetto reciproco.
L’incidente si è verificato nella tarda mattinata. Una coppia di motociclisti con targa tedesca ha fatto tappa nella griglieria di via Roma, e, una volta seduti nella veranda esterna, hanno subito esternato il loro disappunto verso la bandiera palestinese che campeggiava all’ingresso. Il disappunto si è tradotto in un gesto provocatorio: i due hanno tentato di ammainare la bandiera.
L’azione ha attirato l’attenzione di tutti i presenti e dello stesso titolare, Bachis Cadau, il quale, insieme agli altri avventori, ha chiesto spiegazioni. La coppia ha risposto di essere orgogliosamente israeliana, mostrando anche un ciondolo con la bandiera del loro Paese, gesto che ha innescato un confronto deciso ma comunque rispettoso.
Cadau, noto in paese anche per il suo impegno nelle battaglie per la sanità territoriale, ha cercato di spiegare le ragioni della sua posizione. Ha affermato che ciò che sta accadendo a Gaza è surreale e atroce, con migliaia di vittime innocenti sotto il peso dell’occupazione israeliana, ma ha anche chiarito che le morti innocenti israeliane fanno parte dello stesso sistema di morte e distruzione. Nonostante la provocazione dei due turisti, il titolare ha risposto con professionalità, ribadendo che il suo è un locale aperto a tutti, ma dove il rispetto è fondamentale. Ha anche specificato che nel territorio di Belvì si sono sempre avuti ottimi rapporti con l’Organizzazione di Liberazione della Palestina.
Per sottolineare la sua posizione, Cadau ha ribadito l’importanza del riconoscimento dello Stato palestinese e ha ricordato che ogni anno, nel suo locale, si commemora la Shoah, un gesto che dimostra come il suo sostegno alla causa palestinese non sia una forma di antisemitismo, ma una battaglia per la giustizia e i diritti di un popolo.

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