L’imponente Falesia di Quirra, che domina la vallata ai piedi del Monte Cuidas, sarà la protagonista questo fine settimana del Primo Meeting di Arrampicata Sportiva organizzato da A. P. S. Shardana Trekking Villaputzu, SudSarDegna Sempre.  La manifestazione avrà inizio sabato 20 aprile alle ore 17.00 presso il Vela Sport a Porto Corallo con l’incontro con i partecipanti e gli organizzatori. Per l’occasione verrà proiettato un documentario e ci sarà l’esibizione del gruppo Folk Maestri di Launeddas di Villaputzu. Domenica 21 aprile alle 8 del mattino ci sarà il raduno alle pendici del Monte Cuidas e l’arrampicata nella Falesia del monte del Castello di Quirra. Alle 13.00 si terrà un pranzo presso la chiesa di San Nicola e alle 15.00 l’esibizione dei gruppi folkloristici.  Testimonial dell’evento sarà Maurizio Zanolla, conosciuto con il nome di Manolo, uno dei precursori dell’arrampicata libera in Italia ed è uno dei personaggi più famosi di questa disciplina sportiva. Per informazioni e prenotazioni chiamare al numero 3450764152 o scrivere alla mail [email protected].

Per riferimenti tecnici tel. 3292332946.

Pina Monne, artista originaria di Irgoli e residente a Timnura, ha arricchito il patrimonio artistico di Semestene, piccolo centro del Meilogu, con un murale dedicato alla processione di San Nicola.

L’opera unisce arte contemporanea e tradizione, rendendo omaggio a uno dei momenti più significativi della vita della comunità. La Sardegna è piena di opere di Pina Monne, ognuna delle quali testimonia la sua capacità di unire bellezza e cultura: una più affascinante dell’altra. A Semestene, come in altri centri dell’isola, la sua presenza artistica continua a emozionare e a coinvolgere cittadini e visitatori.

Il progetto è stato promosso dall’amministrazione comunale.

Il murale rappresenta così un simbolo visivo della storia e delle tradizioni di Semestene, invitando chi lo osserva a riscoprire la ricchezza culturale del territorio attraverso lo sguardo di una delle artiste più interessanti della Sardegna.

Foto di Fabio Contu