La domenica delle ogliastrine: Lanusei corsaro, pareggio del Tortolì, riscatto della Castor, disfatta del Tertenia. Non molla il Villagrande e colpaccio del Seui. Sorridono Baunese e Loceri.

Vittoria di prestigio per il Lanusei in trasferta a Orroli (3-1) grazie alle reti di Simone Deplano, Placentino e Ibba. Pareggio, sempre in trasferta, del Tortolì che riesce ad uscire imbattuto da Masullas (2-2). La Masullese di Cristian Atzeni in vantaggio grazie alla doppietta di Cacciuto,viene raggiunta sul pari grazie a Serafino Muscau e dal gol di bomber Salerno. Ennesima sconfitta per il Barisardo di Andrea Mameli contro il Quartu 2000. I biancoblù perdono per 3 a 1 con l’unica rete messa a segno dal solito Luca Mameli.

Nel girone B di prima categoria continua la marcia verso la promozione della Castor. I granata battono, nell’anticipo di sabato, il San Vito per due reti a uno. Devigus e il bomber Ladu firmano una vittoria importantissima tenendo a distanza il Monastir, vittorioso sul Triei. Le reti per i cagliaritani sono state messe a segno,una per tempo, da Poddesu dopo un batti e ribatti in area e da Cau. Il Monastir sale a 52 punti, a due soli punti dalla capolista, a tre gare dal termine.

Rimane al terzo posto in solitario il Villagrande (50 punti) di capitan Cannas che ha la meglio su un Villasimius mai domo, in cerca dei tre punti per la matematica salvezza. Partita ricca di goal conclusasi sul punteggio di 4 a 3. Parte bene il Villagrande che passa alla prima azione con Lai al 20°, goal ed esultanza con il gesto del “ciuccio” dedicato alla primogenita Ludovica. Il secondo tempo si vivacizza nei minuti finali con ben 6 reti negli ultimi 20 minuti. Segnano Zazzo Melis e “Turbo” Angelo Monni (doppietta) per i ragazzi allenati da Antonello Staffa, Perra Mura e Cireddu per il Villasimius. Questo risultato permette ai biancoblù di staccare il Cannonau Jerzu(48) fermato sul pari ad Arzana. Lo Jerzu passa in vantaggio con Lorrai dagli undici metri. I ragazzi di Podda ribaltano il risultato con Arras e Boi. Al 93° l’arbitro concede un altro rigore agli jerzesi e Lorrai non fallisce il 2 a 2. Sconfitta pesante (3 a 2) per il Cardedu a Quartu contro la Ferrini. I ragazzi di Boi non riescono a ripetere la buona prova offerta giovedì nel recupero contro la vice capolista e subiscono il sorpasso in classifica proprio da parte dei cagliaritani. Le reti per la squadra ogliastrina sono state messe a segno da Ladu e Federico Scattu. Vittoria fondamentale per il Seui di Emanuel Piroddi in trasferta a Cagliari contro il Club S.Paolo. Vantaggio di Walter Laconi di testa,raddoppio di capitan Deplano dalla distanza,tris di Alessandro Cannas con un eurogol. A questo punto il Seui si rilassa e subisce il ritorno dei cagliaritani che grazie ad una doppietta di Lugas accorciano le distanze. La partita finisce 3 a 2,e con questi 3 punti i seuesi si avvicinano alla salvezza diretta. Si affievoliscono le speranze di salvezza per il Club S.Paolo. Vittoria del Monserrato sul campo della Johannes (0-4) e salvezza ormai al sicuro. Rinviata la partita tra Girasole e Orione.

Da seguire con attenzione nella prossima domenica i derby ogliastrini Cannonau Jerzu-Castor, Seui-Villagrande e Cardedu-Girasole.

Nel girone C di seconda categoria continua la serie positiva del Loceri. I loceresi vincono in trasferta a Mandas per 2 a 1 con le reti di Matteo Deiana e Fabio Usai. La squadra di Mister Congiu resta a 4 punti dalla seconda piazza, valida per gli spareggi-promozione in prima categoria. Cade pesantemente in casa (0-5) il Tertenia di Adriano Pani. I biancorossi vengono travolti dalla capolista Escalaplano del bomber Satta. Sconfitte amare anche per l’Osini a Gerrei (4-2) e per l’Ulassai in casa contro la vice capolista Siddi (1-3).

Giornata favorevolissima per la Baunese (girone E). I neroazzurri battono il Gennargentu per 2 a 1 e grazie al pareggio del Meana Sardo a Onniferi (2-2) allungano in classifica. La capolista passa in vantaggio con Sergio Mereu su invenzione di Federico Muggianu. A fine primo tempo il pareggio per gli ospiti. Ci pensa a metà della ripresa il solito Muggianu di testa su pennellata di Mereu. Pareggio per l’Arbatax di Mascia (3-3) contro l’Orani. Sospesa la partita tra Lotzorai e Calagonone per infortunio del direttore di gara.

Massi enormi formano una cinta invalicabile, lunga quasi cento metri e alta tre. È la muraglia della fortezza eretta da popoli prenuragici a difesa di un’ampia valle, uno dei più straordinari e imponenti insediamenti del III millennio a.C. di tutto il Mediterraneo. È incastonata nelle pendici del monte Baranta, a tre chilometri da Olmedo, importante centro agricolo e industriale nel cuore della Nurra.

Foto Comune di Olmedo

Conosciuta anche come su Casteddu, la fortezza risale all’età del Rame (2500-2000 a.C.) eretta con poderose strutture megalitiche seguendo le fattezze naturali del terreno. Protetti dalla muraglia, alcuni edifici caratterizzano la fortezza: un recinto-torre e un gruppo di capanne rettangolari. In questo luogo tutto è possente, costruito con pietre maestose: anche la torre è gigante, realizzata a forma di ‘ferro di cavallo’, spessa sei metri e mezzo e alta nove. Con la sua mole, domina uno sperone roccioso di trachite a strapiombo sulla valle.

Foto Comune di Olmedo

All’esterno delle mura troverai un’area sacra, con un circolo megalitico, luogo di culto e di sacrifici, formato da circa 80 lastroni ortostatici disposti a cerchio del diametro di dieci metri. Tra i lastroni spiccano caratteristici menhir: uno spezzato in due tronconi, un altro intero adagiato su un piano roccioso e perfettamente levigato. A oriente della muraglia, voltando lo sguardo, scorgerai anche i resti di un piccolo villaggio. Le capanne individuate al momento sono sette, rettangolari, di grandi dimensioni, e composte da più ambienti.

Il complesso megalitico di monte Baranta, dunque, era un luogo ‘vissuto’ sotto tutti gli aspetti – civili, militari e religiosi – dalle comunità prenuragiche che lo abitarono. Si respira anche l’aria di insicurezza (per eventuali attacchi esterni) che spingeva le genti della cultura di monte Claro a proteggersi dentro a un’imponente costruzione.

Foto Comune di Olmedo

Nella sua prima parte di vita, Su Casteddu è stato abitato per un periodo piuttosto breve, come dimostrerebbero la scarsa quantità di materiali rinvenuti e il fatto che l’area sacra sia incompiuta. Il sito fu ripopolato ed ebbe maggior splendore durante il Bronzo Antico e, in misura più sporadica, in età nuragica e romana. Una vitalità e una densità di popolazione che si riscontra anche tutt’intorno, nel territorio olmedese, che conta oltre venti nuraghi, tra cui spiccano quelli di monte Ortolu (‘a corridoio’), Masala (a tholos) e sa Femina, particolare perché sorge dentro l’abitato.