Con la gara inaugurale di calcio a cinque  svoltasi a Lanusei, sabato è ufficialmente iniziato il Torneo delle Regioni. In cinquantadue anni di storia per la prima volta in Sardegna.

Vetrina importantissima per la nostra isola.  Dal 22 al 30 Marzo, quasi tremila tra atleti e dirigenti saranno impegnati in una competizione che metterà davanti le rappresentative juniores, allievi, giovanissimi, calcio femminile e calcio a cinque maschile e femminile di tutti i venti Comitati Regionali. Quattro le province interessate (Cagliari, Sulcis, Ogliastra e Oristano) per un totale di quaranta impianti, tra campi in erba sintetica e palazzetti dello sport. Grande occasione per il turismo e per far conoscere la nostra meravigliosa terra. Verranno disputate 234 gare in tutto tra calcio a 11 maschile/femminile (156 gare), calcio a 5 maschile/femminile (78 gare).

Per la nostra provincia Arzana,Villagrande, Barisardo, Ilbono, Girasole, Triei e Barisardo ospiteranno le varie gare mettendo a disposizione le strutture sportive, mentre  le varie società sportive organizzeranno il terzo tempo con la degustazione delle prelibatezze della cucina sarda.

Mascotte dell’evento è “Prameddu”, scultura dell’omonima località dove sono stati trovati queste statue, rappresentato con una cresta un pò alla Hamsik e un pò alla Balotelli.

Sabato 23 marzo si è giocato al comunale Bilicoe sin dalle prime luci del mattino. Infatti alle 9.30 sono scesi in campo i giovanissimi della Sicilia e della Lombardia.

La squadra lombarda ha battuto i siciliani per 3 a 2 (Bramante, Sirigatti, Bellotti per la Lombardia e Carollo, Abbate per i siciliani).

Alle 11.15 sono scese in campo le rappresentative allievi delle due regioni. Le due squadre hanno dato vita ad un incontro molto combattuto, finito 1 a 1, con i gol che sono stati messi a segno nella ripresa da Romanini (Lombardia) e Adelfio (Sicilia).

Il “terzo tempo” organizzato dalla Polisportiva Villagrande al termine di ogni gara è stato uno dei momenti più belli e piacevoli di questa giornata di sport, aldilà naturalmente dell’aspetto prettamente sportivo e tecnico.

Numeroso è stato il pubblico accorso a vedere questi giovani talenti della penisola e grande è stato l’entusiasmo e la partecipazione del pubblico.

Alle 15.30 si è giocata l’ultima partita della giornata. Sono scese in campo le rappresentative juniores. La partita è stata diretta dalla terna arbitrale della sezione di Olbia, guidata dall’arbitro Meloni. La partita è stata piacevole ed avvincente fino alla fine, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Da segnalare la presenza sugli spalti di numerosi visionatori, che non hanno mancato di appuntare qualche nome. Lombardia e Sicilia hanno pareggiato 2 a 2 con le reti di Neotti e Botturi per i bianchi lombardi, mentre per la squadra isolana hanno segnato Buzzanca e un autogol causato dal capitano della squadra lombarda Scarcella.

Ad Ilbono, alle 10.30, si sono affrontate le due formazioni di calcio in rosa. Le due compagini femminili hanno disputato una gara tutto sacrificio e cuore, sotto un sole primaverile. Anche questa competizione si è conclusa in pareggio.Vantaggio siciliano con Fricano, pareggio di Seveso.

Nella splendida cornice della Palazzina Liberty di Seui, oggi – in occasione dell’evento “Pastoris” – si è tenuta la presentazione del libro fotografico “Transumanza”, firmato dai fotografi ogliastrini Fabrizio e Anna Piroddi, marito e moglie, da anni impegnati anche nella documentazione del mondo pastorale della Sardegna. L’incontro si è svolto all’interno della sala che ospita anche l’omonima mostra fotografica, che sarà visitabile fino al 30 giugno. 

«Siamo felici di essere stati ospiti degli amici dei Musei di Seui  e della cooperativa S’Eremigu con la nostra mostra e il nostro libro», hanno commentato i due autori. «Ringraziamo il Comune di Seui e la Pro Loco per averci inserito nel programma di Pastoris.»

Uno degli scatti di “Transumanza” di Anna e Fabrizio Piroddi

La mostra e il volume raccolgono una serie di scatti realizzati nel 2020, in piena emergenza sanitaria, e raccontano la tramuda – la transumanza in lingua sarda – come si svolge ancora oggi in alcune aree montane del Gennargentu, tra cui Arzana e Villagrande. In particolare, i Piroddi hanno seguito il giovane pastore arzanese Vincenzo durante il suo spostamento stagionale con il gregge, un tempo accompagnato da altri pastori e turisti curiosi, e in quel momento, invece, vissuto in solitudine e in silenzio. Un cammino, il loro, rotto solo dal suono dei campanacci e dal belare delle pecore.

Una tradizione millenaria che l’allevamento intensivo ha cancellato in gran parte dell’isola, ma che sopravvive con tenacia in queste terre alte, e che nemmeno il Covid-19 è riuscito a interrompere, così come testimoniato da questo bel progetto fotografico.

Le fotografie esposte – intense, poetiche, essenziali – restituiscono tutta la forza di una ritualità antica, testimoniando la resilienza di un mondo che continua a camminare, passo dopo passo, nel cuore della Sardegna più autentica.

Il lavoro di fotografi come Fabrizio e Anna Piroddi è fondamentale: attraverso il loro sguardo attento e rispettoso, contribuiscono a tenere viva la memoria delle tradizioni sarde e, con essa, la nostra identità culturale. Un impegno prezioso, che si traduce in immagini capaci di parlare al presente e al futuro.

Uno degli scatti di “Transumanza” di Anna e Fabrizio Piroddi

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