Due bambini, una capretta, un asino e un papà-maestro in conflitto con la modernità sono i protagonisti dell’ultimo film del regista ogliastrino Simone Contu, che insieme a Bepi Vigna firma anche la sceneggiatura della pellicola. Il titolo “Treulababbu. Le ragioni dei bambini” ci anticipa già quali saranno le tematiche cardine dei due episodi autonomi che costituiscono il film: la difficoltà con la quale i bambini devono misurarsi nella titanica impresa di diventare grandi. Quante piccole grandi battaglie, quante cadute, quante strane regole da rispettare, quante delusioni da parte del mondo degli adulti. Nonostante questo, certi bimbi riescono ad avere la meglio e capiremo come. Nel cast, composto anche da giovani ogliastrini, vedremo: Roberto Marci, Pierpaolo Piludu, Armando Contu, Gisella Vacca, Paolo Pierobon, Massimo Zordan. Cristiano Laconi, Daniela Boi, Sergio Boi, Lia Careddu, Marco Cau, Massimo De Lorenzo, Giulia Mombelli. Appuntamento con “Treulababbu. Le ragioni dei bambini” il 14 marzo in tutti i cinema della Sardegna.

Lo sapevate che la Sardegna è la regione italiana con il maggior numero di isole? Oltre alla sua terra principale, che di per sé è già un’isola, il territorio sardo comprende ben 227 isole e isolotti, secondo il censimento del sito “Italian Island Awards” dedicato ai radioamatori, che ne conta 766 in tutta Italia. Questo fa della Sardegna il luogo con la più alta concentrazione di isole nel paese.

Tra le più conosciute ci sono Sant’Antioco, San Pietro, La Maddalena, Caprera, Asinara e Tavolara, ma l’arcipelago de La Maddalena include in realtà ben 65 isole e isolotti. Tuttavia, la Gallura detiene il primato con 74 piccoli lembi di terra sparsi in un’area più vasta. Distribuite sul territorio sardo troviamo poi 14 isole tra Nuoro e Ogliastra, 17 nel Sassarese, 12 tra Campidano e Planargia, e 45 nel Sulcis Iglesiente e Gerrei. Le più grandi sono, in ordine di dimensione, Sant’Antioco, Asinara e San Pietro.

Non mancano curiosità uniche: la Sardegna ospita due isole lacustri, Monte Paza nel bacino di Omodeo e l’Isola del Lago Alto nel bacino del Flumendosa. Ma la storia più affascinante è forse quella dello Scoglio del Pastore, situato vicino alle isole di La Vacca e Toro, che venne completamente distrutto durante un’esercitazione militare alla fine dell’Ottocento, probabilmente l’unica isola italiana ad essere scomparsa interamente per mano umana.