Cardedu. Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice al derby tra il Cardedu di mister Boi e il Villagrande di mister Staffa. Due squadre in campo con obiettivi contrapposti : il Cardedu che cerca di uscire dalla zona calda della classifica, il Villagrande in cerca di una vittoria per non far scappare il Monastir Kosmoto.  I padroni di casa devono rinunciare per squalifica a Scattu e Melis e al bomber Pilloni per infortunio. Pesanti assenze anche per i villagrandesi che oltre allo squalificato Marco Melis,devono fari i conti con le defezioni dell’ultimo minuto di capitan Cannas,  Mario Natali e Adriano Monni,oltre ai lungodegenti Zazzo e Muggianu.

Parte subito all’attacco il Cardedu che sfiora il gol con una acrobatica conclusione del peperino Lorrai,pallone che si spegne altissimo sopra la traversa.

Al 5°minuto il Villagrande passa. Uno scatenato Murgioni salta due avversari sulla fascia poi crossa con il mancino un pallone teso con il contagiri che Roberto Lai spedisce in rete con una incornata degna del miglior Pazzini. 1-0. Non si fa attendere la reazione dei locali che con l ‘attivissimo Lorrai  cercano in tutti modi di scardinare l’attenta difesa del Villagrande guidata con diligenza dal veterano Murino e dal giovanissimo Rubiu. Al 25° sgroppata del solito Lorrai,tiro rasoterra e Usai para. Al 30°,punizione di Corgiolu da posizione defilata,Usai respinge con i pugni,mischia in area,Ferreli spazza via.Al 38°ancora Lorrai di testa manda alto.Al 40°Usai anticipa in uscita il terzino del Cardedu Teo Ferreli,dopo un’azione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I biancoblù di mister Staffa rispondono colpo su colpo e in più occasioni sfiorano il raddoppio ancora con Lai,con Angelo Monni(di testa)e ancora con una rovesciata di Lai. Al 43° torre di Montagna ma nessun compagno è pronto a sfruttare all’altezza del secondo palo. Per il Cardedu ci prova ancora Sonis,ma il suo tiro è debole e centrale,para senza problemi Usai.

Il primo tempo finisce con il Villagrande in vantaggio.

Il secondo tempo vede un Cardedu diverso e aggressivo che costringe gli avversari nella propria area,alla caccia del pareggio. Le conclusioni di Ladu e Lorrai sono facili preda di Usai.  Proteste da parte del Cardedu per alcuni contatti in area ma l’arbitro fa giustamente continuare. Al 70°azione convulsa in area villagrandese,con Murru che salva su un tiro a botta sicura di Corgiolu con Usai battuto. Al 75° ancora Cardedu pericoloso,calcio d’angolo sulla destra calciato da Lorrai, incornata sottomisura di Mameli,Usai blocca. Girandola di sostituzioni per le due squadre ma il risultato rimane inchidato sull’1 a 0 per i ragazzi di Staffa che resistono alle sfuriate dei locali. Al minuto ottanta fuorigioco di Ladu,Lorrai segna dopo il fischio dell’arbitro. Ancora proteste per i locali sul finale,ne fanno le spese glia ammoniti Deplano e Corgiolu e Sonis che viene espulso.Al 94°punizione dai 30 metri per il Cardedu,se ne incarica in nuovo entrato Loi con il mancino,ma la sua conclusione è da dimenticare.L’arbitro comanda la fine delle ostilità. Per il Villagrande una vittoria importantissima in chiave playoff,per il Cardedu una sconfitta che brucia ma già domenica prossima avrà modo di rifarsi in casa dell’ultima in classifica,mentre i biancoblù di Matteo Loi se la dovranno vedere al “Bilicoe”contro il sorprendente Triei di Cristian Muggianu.

Tra le eccellenze gastronomiche più antiche e autentiche della Sardegna c’è sa Casada (o Colostra), conosciuta anche come il “budino dei pastori”, un prodotto tradizionale preparato esclusivamente con il colostro, il latte delle pecore dei primi giorni di lattazione. La sua origine si perde nella notte dei tempi, da quando i pastori iniziarono ad allevare pecore e a caseificare il loro latte.

Foto di Tore Orrù

La particolarità di questo prodotto è strettamente legata al tipo di latte utilizzato: il colostro coagula in cottura, mentre il latte delle mungiture successive no, rendendo impossibile la produzione della Casada. Per questo motivo i pastori lo separano dal latte destinato al formaggio, evitando di alterarne il sapore.

La Casada è un prodotto domestico e stagionale, che non si trova nei negozi: viene preparata in casa, in quantità limitate, soprattutto tra novembre e aprile, in corrispondenza della nascita degli agnelli sardi, con picchi durante le festività di Natale e Pasqua.

Esistono due varianti principali: “sa casada”, cotta direttamente sul fornello con zucchero e scorza di limone, e “sa colostra”, cotta a bagnomaria con zucchero e cacao. Un elemento fondamentale nella preparazione è il tempo di cottura, che deve permettere al budino di essere abbastanza compatto da reggere il cucchiaino, senza però asciugarsi eccessivamente. La rapidità della coagulazione varia in base al momento della mungitura: più vicino al parto, più veloce sarà la cottura.

Nel 2025, la denominazione ufficiale inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) è stata aggiornata da Casada a Casada – Colostra, riconoscendo così l’importanza del colostro nella preparazione di questo autentico simbolo della cultura pastorale sarda.

Si ringrazia per lo scatto Tore Orrù.