Alberi abbattuti, pali spezzati, mare in tempesta e non poche paure per i residenti di Tortolì e Arbatax, che da questa mattina convivono con un vento che non accenna a diminuire. In via Marsiglia a Porto Frailis,  una grossa quercia non ha retto alla forza del vento. Dell’albero rimangono solo le radici, mentre il tronco e i rami sono finiti sulla recinzione di un famoso hotel del centro turistico. La furia del vento ha investito anche alcuni pali della luce in Viale Europa, mentre ad Arbatax un mare in tempesta continua ad offrire un affascinante (e inquietante) spettacolo ai tanti curiosi di passaggio.

La Sardegna brucia di nuovo. Dopo i trenta incendi che sabato hanno devastato diverse aree dell’isola, oggi sono scoppiati altri venti roghi. In tre casi è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei, tra cui due Canadair decollati dalla base di Olbia per contenere le fiamme che avanzano tra rimboschimenti, terreni incolti, seminativi e pascoli alberati nelle campagne di Barumini, nel Medio Campidano.

Supportano le operazioni anche gli elicotteri del Corpo forestale regionale, provenienti dalle basi di Villasalto, Sorgono, San Cosimo e Fenosu (Super Puma).

Nel Nuorese si riaccende l’allarme a Sindia, dove un incendio minaccia le aziende agricole. Qui sono in azione gli elicotteri di Bosa, Anela, Farcana e Alà dei Sardi, insieme a un ulteriore Canadair. Le fiamme stanno divorando macchia mediterranea, pascoli e seminativi.

Criticità anche a San Sperate, nel Cagliaritano, dove sono andati in fumo pascoli alberati, canneti e colture. L’elicottero partito dalla base di Pula è intervenuto per contenere il fronte del fuoco.