Il sardo e i benefici del bilinguismo nei bambini

Quante volte abbiamo sentito dire che insegnare il sardo ai bambini è sbagliato perché impedisce loro di imparare bene l’italiano? Si tratta ovviamente di un’idea errata, di un preconcetto che viene confutato anche da numerosi studi che suggeriscono esattamente il
Quante volte abbiamo sentito dire che insegnare il sardo ai bambini è sbagliato perché impedisce loro di imparare bene l’italiano? Si tratta ovviamente di un’idea errata, di un preconcetto che viene confutato anche da numerosi studi che suggeriscono esattamente il contrario. Vivere in una famiglia dove ad esempio il papà parla l’italiano e la mamma il sardo, non comporta nessuna confusione nella mente dei bambini. “Sin dai primi mesi di vita”, infatti, “i piccoli sono perfettamente in grado di gestire due o più lingue contemporaneamente”, parola di Antonella Sorace, docente ordinaria di linguistica presso l’Università di Edimburgo. Le ricerche condotte dalla linguista padovana hanno evidenziato come i bambini bilingue, o plurilingue, durante la fase di apprendimento incorrono negli stessi errori dei loro coetanei monolingue e quando mescolano i diversi idiomi lo fanno consapevolmente, per gioco o per praticità. Inoltre, crescere in un contesto bilingue favorisce nei piccoli lo sviluppo di una mente più elastica, più ricettiva agli impulsi esterni e in grado di gestire con più facilità azioni complesse e attività non solo verbali. Insomma, secondo la Sorace, che il 26 di novembre terrà un seminario su questo argomento nella Biblioteca Regionale di Cagliari, i bambini bilingue hanno una marcia in più rispetto a quelli che parlano una sola lingua. Inoltre, grazie ad altri studi, si è scoperto che il bilinguismo coltivato sin dalla prima infanzia aiuta ad evitare alcuni problemi legati all’invecchiamento, uno fra tutti l’Alzheimer. Dunque, ecco una ragione in più per insegnare il sardo ai nostri figli, non costa niente e gli fa crescere più svegli e più sani.

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