Il delitto d’onore in Sardegna: una storia vera
Nuova fatica letteraria per Simonetta Delussu, nota insegnante e scrittrice tertenese. Dopo aver scandagliato le tematiche inerenti alla stregoneria e ai riti funebri sardi, eccola tornare alla ribalta con un argomento altrettanto particolare: il delitto d’onore. Ha appena visto la
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Nuova fatica letteraria per Simonetta Delussu, nota insegnante e scrittrice tertenese. Dopo aver scandagliato le tematiche inerenti alla stregoneria e ai riti funebri sardi, eccola tornare alla ribalta con un argomento altrettanto particolare: il delitto d’onore. Ha appena visto la luce editoriale, infatti, il libro intitolato “Il delitto d’onore in Sardegna: la storia di Irene Biolchini”. La Delussu racconta in queste pagine una storia vera e drammatica. E lo fa analizzando la società del tempo (1923) e i risvolti psicologici ed emotivi della vita di Irene Biolchini, una giovane donna di Tertenia che viene abbandonata dal proprio fidanzato durante la gravidanza e che quindi sente di dover riparare l’offesa subita. Racconta la scrittrice, che anche questa volta ha scelto di pubblicare con la casa editrice La Riflessione: “Le donne disonorate pulivano l’onta col loro sangue, ma Irene sa che morendo perderà non solo la sua vita ma anche quella del figlio che porta in grembo. Quindi decide di imparare a sparare, trovandosi un maestro d’eccezione: Samuele Stocchino, la tigre d’Ogliastra. Con lui stabilirà un patto d’amicizia che durerà tutta la vita. In un pomeriggio freddo e uggioso di ottobre, armata di tutto il coraggio che solo una madre con un carattere indomito può avere, Irene affronta Domenichino e con un colpo secco alla fronte lo uccide”.

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Tortolì punta sulla cultura: nasce la Fondazione cittadina per valorizzare musei, teatri e siti archeologici

Sotto la responsabilità della Fondazione confluiranno alcuni dei luoghi simbolo della cultura tortoliese.
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Il Consiglio Comunale di Tortolì, su proposta illustrata dall’Assessora alla Cultura Rita Cocco, ha approvato all’unanimità la composizione del Consiglio di indirizzo della nuova Fondazione Tortolì, l’organismo che avrà il compito di coordinare e valorizzare in modo sinergico il patrimonio culturale della città.
Il Consiglio di indirizzo sarà formato dal Sindaco Marcello Ladu, dall’Assessora Rita Cocco, dall’Assessora Irene Murru, dalla Consigliera Stefania Vargiu e dal Consigliere di minoranza Franco Pili. A loro spetterà il compito di definire le linee guida e gli indirizzi strategici della Fondazione, promuovendo una gestione unitaria e continuativa dei siti culturali e favorendo una programmazione condivisa durante tutto l’anno.
Sotto la responsabilità della Fondazione confluiranno alcuni dei luoghi simbolo della cultura tortoliese: il complesso archeologico di S’Ortali ’e su Monti, il Teatro San Francesco, la Biblioteca comunale, il Museo Su Logu de s’Iscultura, l’Ex Mercato Civico, l’Ex Blocchiera Falchi e le torri di San Miguel e San Gemiliano.
L’obiettivo è chiaro: rafforzare la promozione del patrimonio culturale e delle manifestazioni che animano Tortolì durante l’anno, arricchendo l’offerta turistica e consolidando l’identità culturale del territorio. La Fondazione sarà avviata con un fondo iniziale di 50 mila euro una tantum. La sua gestione, ha precisato l’Amministrazione, non comporterà ulteriori costi per il Comune, che saranno invece coperti attraverso gli introiti derivanti dai siti culturali e dai fondi regionali.

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