Il mese di settembre è arrivato, repentino e prepotente, lasciandosi alle spalle una stagione entusiasmante per l’Ogliastra, una tra le più ricche di iniziative culturali, sportive e mondane degli ultimi anni. Ad Ilbono, sebbene l’estate stia per volgere al termine, ci si prepara ancora a vivere un periodo di grande fermento, con sagre, spettacoli teatrali, intrattenimenti musicali e balli in piazza. Il penultimo fine settimana di settembre, visto il successo dell’anno precedente, inizierà la seconda edizione della rassegna di eventi intitolata “Notti di fine estate”. Si comincerà sabato 22 settembre, con la prima “Sagra de is Culurgiones de Mèndula”, i tipici dolci ripieni di mandorle tritate. La manifestazione, che si terrà alle ore 18.00 in Piazza Andrea Delussu, si preannuncia già come un successo. La sera dello stesso giorno, nella stessa piazza, gli attori della compagnia “Antigòrius” si esibiranno con lo spettacolo teatrale scritto da Tonio Dei, intitolato “Ndi portas unu de pitiolu”, che andrà in scena alle ore 20.30. Domenica 23, saranno i maestri di ballo Franco e Iole a intrattenere il pubblico ilbonese, con musica e balli di gruppo dalle ore 19.00 fino a tarda notte. Il divertimento e soprattutto il gusto, tornano sabato 29 settembre insieme all’irrinunciabile appuntamento con la famosa “Sagra de s’Anguli de Corcoriga”, che quest’anno compie dieci anni. L’appetitosa specialità ilbonese potrà essere degustata a partire dalle ore 18.00 a Bau Carrus, nella periferia del paese; a seguire musica e balli sardi ravviveranno la splendida piazza di Samunadòrgiu. Sabato 6 ottobre la rassegna si chiude ancora all’insegna del gusto e della cultura: alle 19.00, presso il campetto della chiesa parrocchiale, verranno servite le gustose “Sìpulas” e alle 20.30, presso il Salone Parrocchiale, torneranno gli attori della compagnia teatrale “Antigorius” per chiudere la serata, con la rappresentazione della commedia di Tonio Dei “Pani de Presta”. La rassegna “Notti di fine estate” è frutto della sinergia tra Comune di Ilbono e Pro Loco. La stessa collaborazione darà vita, nell’ultima settimana di novembre, all’importante fiera autunnale “Pane e olio in frantoio”, una delle più apprezzabili vetrine di riferimento per la cultura e per l’economia del vivace centro oleario.

A prima vista sembra l’autentico costume tradizionale di Dorgali, con i suoi ricami, i gioielli e le decorazioni che raccontano la storia e l’identità di un paese. Ma osservando meglio, la sorpresa è totale: non si tratta di broccato, né di oro o filigrana. È pan di Spagna, crema pasticcera e pasta di zucchero. Un capolavoro di pasticceria artistica firmato da Lina Murru.

L’opera è una torta, realizzata interamente a mano, che riproduce in modo fedele e minuzioso il costume tradizionale dorgalese. La base è composta da soffice pan di Spagna farcito con crema pasticcera, mentre l’esterno è ricoperto di pasta di zucchero. I dettagli che richiamano i gioielli e gli elementi decorativi del costume sono modellati uno ad uno con pasta di zucchero e rifiniti con ghiaccia reale, in un lavoro che unisce tecnica, pazienza e profondo rispetto per la tradizione.

Il risultato è un’opera unica, capace di fondere arte dolciaria e cultura popolare, trasformando un simbolo identitario in una creazione tutta da ammirare prima ancora che da gustare. Una reinterpretazione originale che racconta come anche la cucina possa diventare strumento di valorizzazione delle tradizioni locali.

Accanto alla parte artistica, Lina Murru condivide anche la ricetta che dà vita a questa torta speciale.

Per il pan di Spagna servono 30 grammi di zucchero e 30 grammi di farina per ogni uovo. Le uova vanno lavorate a lungo con lo zucchero, quindi si unisce la farina setacciata, incorporandola delicatamente con una frusta per non smontare il composto. La cottura avviene a 180 gradi per circa 35 minuti.

Per la crema pasticcera occorrono un litro di latte, otto tuorli d’uovo, 250 grammi di zucchero, 100 grammi di farina e vaniglia o aromi a piacere.

Un dolce che è molto più di una torta: è un omaggio alla tradizione di Dorgali, raccontata attraverso creatività, gusto e una straordinaria abilità artigianale.