Il riuscito incontro tra cibo, buona lettura e piacevole compagnia di solito porta orgogliosamente il nome di “cena letteraria”. E se la memoria non mi inganna, a Tortolì ancora non si era sentito parlare di niente del genere fino a qualche giorno fa. È giunta infatti al nostro attento orecchio la notizia che venerdì 10 febbraio il Turabò, locale tortoliese sempre attento alle novità, ospiterà proprio un evento del genere. Il menù proposto dai gestori sarà semplice ma prelibato, quindi assolutamente in linea con il libro che verrà presentato durante la cena intitolato “Ci vuole poco…anzi niente!” opera della scrittrice arbataxina Margherita Musella. Quest’ultima ci dice del suo romanzo “E’ una storia di sentimenti teneri e tenaci, romantica e avvincente, di amicizia tra donne: Marta, Caterina e Stella. Tre amiche immerse nell’avventura della vita. Marta, insegnate precaria con un marito in attesa di giudizio. Caterina avvolta nella spirale del gioco d’azzardo. Stella, scrittrice, che non riesce più a dare sfogo alla fantasia a causa di una recensione negativa. Lucide e spiritose, complici e acute, queste eroine esprimono “l’intelligenza dell’amore” tipica delle donne”. L’idea (ottima) delle cene letterarie credo nasca dalla necessità di andare oltre nella condivisione dei libri, di creare nuove atmosfere atte a trascorrere serate spensierate e alternative parlando di libri e condividendo con gli altri commensali pensieri, idee ed emozioni. Gli ingredienti necessari, a mio avviso, sono questi: persone stimolanti a curiose, piatti gustosi, un buon libro di cui parlare e un bicchiere di vino ( che non guasta mai). Direi che in questo caso sembrano esserci proprio tutti. Ci vediamo venerdì alle 19 al Turabò.

La grande musica d’autore torna a incontrare uno dei paesaggi più suggestivi dell’isola. Nel cuore del Supramonte, Baunei si prepara ad accogliere Piero Marras per una serata di concerto inserita nel programma del Festival del Supramonte, rassegna che unisce cultura, territorio e tradizione.

Il cantautore nuorese porterà sul palco un repertorio che attraversa decenni di musica e parole, raccontando la Sardegna nelle sue sfumature più intime e autentiche. Canzoni che parlano di identità, memoria, radici e cambiamento, capaci di creare un dialogo profondo con il pubblico e con il contesto naturale che le ospita.

L’evento si inserisce in un percorso più ampio che il Festival del Supramonte dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, trasformando il concerto in un’esperienza collettiva che va oltre la semplice esibizione musicale. Suoni e testi si intrecciano con l’atmosfera del luogo, dando vita a un racconto che appartiene alla comunità e a chi sceglie di viverlo.

La serata rappresenta un’occasione per ritrovare, attraverso la musica di Piero Marras, un legame diretto con la storia e la sensibilità della Sardegna, in un contesto che invita all’ascolto e alla condivisione. L’ingresso è gratuito.