Il cimitero Borbonico delle 366 fosse, primo esempio in Europa di camposanto pubblico. È un altro primato che può vantare la Napoli dei Borbone: il Cimitero di Santa Maria del Popolo, più noto come delle 366 fosse, fu realizzato per
Il castello di Baia, il fascino di una storia che inizia in epoca romana. Il golfo di Baia è uno specchio di mare incantevole e il castello che si erge sul promontorio lo domina per intero. Lo sguardo a questo
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Quando a Napoli esisteva l’economia del vicolo: tra personaggi e antichi mestieri sepolti dalla modernità. I vicoli di Napoli hanno una storia ricchissima di storie. Vicende, riti e usanze che ruotavano intorno ai suoi abitanti. Personaggi, ognuno con la propria
Lo sapevate? Sulla facciata della Chiesa del Gesù Nuovo c’è un mistero ormai svelato. Provate ad avvicinarvi alle pietre in piperno della facciata delle chiesa, noterete degli strani segni. Per secoli le teorie più diverse hanno provato a fare luce
Metro dell’Arte: la stazione università, un formidabile viaggio sensoriale. Siete pronti per un onirico viaggio a cavallo tra reale e virtuale? Karim Rashid progettando questa stazione ha regalato alla città una della stazioni più sorprendenti dell’intera rete metropolitana. Vi raccontiamo
Lo sapevate? I bassi di Napoli, e’ vasci in dialetto, esistono sin dal Medioevo. Una lunga storia di miseria e povertà. I bassi: quanti se ne vedono nei vicoli di Napoli? Tantissimi e diffusi in ogni quartiere della città. Quello
“Mazz’e panell’ fann’e figli belli, panell senza mazz..”, origini e significato di uno dei proverbi più noti. Forse i genitori di oggi non lo dicono più, ma fino alla scorsa generazione tutti se lo sentivano dire. “Mazz’ e panell’ fann’
Il panorama più bello di Napoli? Senza dubbio dalla collina di san Martino, luogo ricco di tesori da scoprire. La collina di San Martino è, insieme al Golfo e al Vesuvio, uno dei luoghi simbolo di Napoli. Si vede da
Quando Eduardo salvò il teatro di San Ferdinando: la storia di uno dei palcoscenici più antichi di Napoli. È intitolato a un santo, ma è per tutti il teatro di Eduardo De Filippo, che con fondi propri fece restaurare l’edificio