Coronavirus: Boris Johnson trasferito in terapia intensiva. Al suo posto il ministro degli Esteri Raab
#mondo Le condizioni del primo ministro inglese peggiorano: Boris Johnson, positivo al Coronavirus, viene trasferito in terapia intensiva
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Il primo ministro britannico Boris Johnson, dopo essere stato ricoverato in ospedale questamattina, alle 19, ora locale, è stato trasferito in terapia intensiva al St. Thomas di Londra. “Le sue condizioni sono peggiorate nel pomeriggio”, ammettono da Downing Street.
Come riportato da Repubblica, Johnson, affetto da Coronavirus da 11 giorni, riferisce ancora Downing Street, “ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è primo segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario. Il primo ministro sta ricevendo cure eccellenti e ringrazia tutto lo staff dell’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per il suo lavoro e la sua dedizione”. Boris Johnson è cosciente e non richiede al momento ventilazione.
Il primo ministro conservatore della Gran Bretagna è tra i leader che avevano sminuito il Coronavirus e la malattia respiratoria correlata, non applicando da subito restrizioni e vincoli forti per arginarne la diffusione.
Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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