Coronavirus: Boris Johnson trasferito in terapia intensiva. Al suo posto il ministro degli Esteri Raab

#mondo Le condizioni del primo ministro inglese peggiorano: Boris Johnson, positivo al Coronavirus, viene trasferito in terapia intensiva
Il primo ministro britannico Boris Johnson, dopo essere stato ricoverato in ospedale questamattina, alle 19, ora locale, è stato trasferito in terapia intensiva al St. Thomas di Londra. “Le sue condizioni sono peggiorate nel pomeriggio”, ammettono da Downing Street.
Come riportato da Repubblica, Johnson, affetto da Coronavirus da 11 giorni, riferisce ancora Downing Street, “ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è primo segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario. Il primo ministro sta ricevendo cure eccellenti e ringrazia tutto lo staff dell’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per il suo lavoro e la sua dedizione”. Boris Johnson è cosciente e non richiede al momento ventilazione.
Il primo ministro conservatore della Gran Bretagna è tra i leader che avevano sminuito il Coronavirus e la malattia respiratoria correlata, non applicando da subito restrizioni e vincoli forti per arginarne la diffusione.
Sardegna in fiamme: 15 incendi in un solo giorno, tre interventi con mezzi aerei

Il Corpo forestale e tutte le forze in campo restano in stato di massima allerta. L’ondata di caldo, la vegetazione secca e il vento rendono estremamente alto il rischio incendi su tutto il territorio regionale.
Una giornata di fuoco, in senso letterale, per la Sardegna: sono 15 gli incendi registrati oggi in diverse zone dell’isola. Tre di questi hanno richiesto l’intervento di mezzi aerei, con due elicotteri regionali e, in un caso, anche un Canadair proveniente da Olbia. I roghi più significativi si sono sviluppati nei territori di Pattada, Tortolì e Jerzu, coinvolgendo numerose squadre antincendio coordinate dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
A Pattada, le fiamme hanno interessato la località S’Adrimissa, percorrendo diversi ettari di macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale forestale delle stazioni di Pattada e Ozieri, supportati da due elicotteri della flotta regionale decollati dalle basi di Farcana e Anela, che hanno effettuato in totale 27 lanci d’acqua. Sul posto sono intervenuti anche i Barracelli di Pattada, una squadra Forestas e i Vigili del fuoco di Ozieri. L’incendio è stato domato nel pomeriggio, intorno alle 15:50.
Un altro fronte si è aperto a Tortolì, in località Is Mendulas, dove l’intervento è stato gestito dal Corpo forestale di Tortolì e dal GAUF di Lanusei. In questo caso è stato necessario l’impiego di due elicotteri provenienti da Villasalto e San Cosimo. A terra sono intervenuti anche i volontari di Barisardo e tre squadre Forestas arrivate da Baunei, Tortolì e Cardedu.
Situazione ancora in evoluzione, invece, nel territorio di Jerzu, in agro di Masoni Aregu, dove le fiamme stanno ancora bruciando la vegetazione. A coordinare le operazioni è la stazione forestale locale insieme al GAUF Lanusei. Sul posto stanno operando tre squadre Forestas provenienti da Jerzu, Ulassai e Tertenia. Il lavoro a terra è affiancato da due elicotteri della flotta regionale, decollati da Villasalto e Pula, e da un Canadair giunto dalla base operativa di Olbia.
Il Corpo forestale e tutte le forze in campo restano in stato di massima allerta. L’ondata di caldo, la vegetazione secca e il vento rendono estremamente alto il rischio incendi su tutto il territorio regionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA