Il primo ministro australiano Scott Morrison ha annunciato la chiusura dei confini ai non residenti e ai non cittadini. Il provvedimento varato è senza precedenti. Unica eccezione: consente ai professionisti della sanità e ai familiari diretti di residenti e cittadini australiani di entrare in Australia.

Il premier Morrison, come riporta Il Giornale, ha spiegato che tale decisione si è resa necessaria in quanto “circa l’80% dei casi che abbiamo in Australia risulta o da qualcuno che ha contratto il virus all’estero o da qualcuno che ha avuto contatti diretti con qualcuno che è tornato dall’estero”.

Della stessa idea anche la premier neozelandese Jacinda Ardern che ha proposto le stesse misure restrittive per cercare di arginare la diffusione del Covid-19. Anche la Nuova Zelanda si è così blindata. La premier ha sottolineato che “in nessun momento nella nostra storia è stato usato un simile potere. Dobbiamo farlo per la salute del Paese e della nostra gente”.

In Nuova Zelanda i casi confermati sono al momento 28, nelle ultime 48 ore ne sono stati segnalati ben 18.

Un adolescente britannico di 15 anni, in vacanza a Minorca con la famiglia, avrebbe dovuto imbarcarsi per Londra, ma si è ritrovato a oltre mille chilometri di distanza, a Milano Malpensa. L’episodio, raccontato dal Guardian e confermato dalla compagnia EasyJet, è ora al centro di un’inchiesta interna.

Il giovane, atteso su un volo diretto a Stansted, si sarebbe perso di vista con i genitori nel caos dello scalo di Mahon. Non riuscendo a trovarlo, la famiglia ha allertato la polizia, che attraverso le immagini di videosorveglianza ha scoperto che il ragazzo era salito per errore su un aereo EasyJet in partenza per l’Italia, e per di più senza biglietto.

L’aereo è atterrato a Malpensa nel pomeriggio. EasyJet ha provveduto a far arrivare la madre a Milano, dove è giunta intorno alle 20. Madre e figlio sono poi ripartiti insieme per Londra.