Iran: “contagio” in diretta. Viceministro in conferenza comincia a sudare: positivo al coronavirus

#mondo Il viceministro iraniano della Sanità Iraj Harirchi stava tenendo una conferenza stampa quando ha cominciato a sudare. Sottoposto a controlli è risultato positivo al coronavirus
Il vice ministro della Salute iraniano, Iraj Harirchi, è risultato positivo al test per il coronavirus. Il viceministro, sudava visibilmente durante una conferenza stampa accanto al portavoce del governo Ali Rabiei. Lui stesso ha pubblicato un video dove dice: «Ve lo dico dal profondo del cuore, prendetevi cura di voi stessi. Sconfiggeremo il coronavirus».
La Repubblica islamica ha almeno 95 casi di Covid-19, e 15 morti finora.
Anche un parlamentare riformista di Teheran, Mahmoud Sadeghi, ha scritto in un tweet di essere stato contagiato. Poco dopo, anche lui ha pubblicato un video in cui dichiara: «Sono in buone condizioni, non voglio farvi preoccupare. Supereremo il problema del virus grazie all’unità nazionale e osservando regole sanitarie».
Ritrovato senza vita Fabrizio Spagnoli, vice ispettore della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Nuoro

Il corpo è stato rinvenuto a breve distanza dal punto in cui era stata ritrovata la sua auto nei giorni scorsi. Fabrizio Spagnoli, 30 anni, lascia 2 bambini.
È stato ritrovato senza vita Fabrizio Spagnoli, 30 anni, vice ispettore della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile di Nuoro. Il corpo è stato rinvenuto nelle campagne di Campotino, frazione del comune di Collecorvino (Pescara), a breve distanza dal punto in cui era stata ritrovata la sua auto nei giorni scorsi.
Spagnoli, originario dell’Abruzzo, si trovava a casa per una breve vacanza. Nei giorni precedenti alla scoperta del corpo, la famiglia – non riuscendo più a mettersi in contatto con lui – aveva presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri di Montesilvano, facendo scattare immediatamente le operazioni di ricerca.
Le ricerche si erano concentrate nella zona di Campotino, dove era stata rinvenuta la sua vettura in un’area isolata. Sul posto era stato allestito un posto di comando avanzato per coordinare le operazioni, che hanno coinvolto forze dell’ordine, volontari e unità cinofile.
Le autorità avevano inizialmente preso in considerazione diverse ipotesi: un possibile malore, un disorientamento o un allontanamento volontario. Fabrizio, padre di due figli, non aveva mostrato segnali evidenti di disagio nei giorni precedenti alla scomparsa. Fondamentali, nelle indagini, anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, analizzate per ricostruire i suoi ultimi spostamenti.
Sulla dinamica e le cause del decesso saranno ora gli accertamenti medico-legali a fare piena luce. La notizia ha suscitato profondo cordoglio sia a Nuoro, dove il giovane agente lavorava, sia nella sua terra d’origine.

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