Fa caldo e lo scooterista gira senza vestiti: la polizia incredula. Succede a Berlino
La polizia locale ha fermato lo scooterista accaldato a qualche decina di chilometri dalla capitale tedesca, rilevando però che al di là di tutto, l'uomo indossava il casco.
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Fa caldo e un uomo a bordo di uno scooter ha visto bene di mettersi in sella completamente nudo, ma con il casco. È successo in Germania, nel Brandeburgo, la regione che ospita Berlino.
La polizia locale ha fermato lo scooterista accaldato a qualche decina di chilometri dalla capitale tedesca, rilevando però che al di là di tutto, l’uomo indossava il casco.
Si sarebbe giustificato con gli agenti dicendo loro che, vista l’ondata di caldo che sta colpendo in questi giorni la Germania (con picchi di 40 gradi, ndr), lui ha deciso di combattere la calura in questo modo.
Dopo il controllo dei documenti, l’uomo è ripartito: «Guidare nudi non è proibito» ha spiegato alla Bild un portavoce della Polizia, che ha pubblicato un tweet con una foto dell’uomo nudo in moto.
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Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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