Tragedia al centro commerciale: morte 53 persone, tra cui 41 bambini in Russia per un incendio

Nessun allarme ha suonato e così, le persone che si trovavano al centro commerciale siberiano sono morte intrappolate in un inferno infuocato: tra le 53 vittime si parla di ben 41 bambini. Erano insieme alla loro classe scolastica per vedere un film al cinema dell'ultimo piano
Tragedia in Russia: un gigantesco incendio al centro commerciale uccide 53 persone, molti dei quali bambini.
La classe nel cinema
Come riporta il Corriere, una intera classe elementare si trovava nel cinema e non se ne hanno notizie. Altri 8 alunni di una scuola fuori città erano andati a vedere i cartoni animati assieme alla loro insegnante. Secondo la Bbc, l’incendio è scoppiato a uno dei piani più alti, forse per un corto circuito, e avrebbe fatto crollare il soffitto delle sale cinema sugli spettatori.
Lo shock
La città siberiana che si trova a circa tremila chilometri da Mosca è sotto shock per l’accaduto. Anche perché la tragedia è stata vissuta quasi in diretta con i filmati e i messaggi che dall’interno le centinaia di persone che erano nel centro commerciale Ciliegia d’inverno inviavano ai loro cari. Da un telefonino sono partite le riprese fatte su una scala d’emergenza, con le fiamme che dall’altro già lambivano il pianerottolo. Alcuni giovani, con una mazza improvvisata, stavano tentando di aprire una porta bloccata. Altro filmato: i corridoi del centro, con negozi a desta e sinistra e una folla che ondeggia in mezzo al fumo, senza una idea precisa di dove andare. Un piccolo di setto o otto anni cammina da solo nella confusione. Da fuori altre riprese, con una singola scala dei pompieri che dal tetto tenta di evacuare quelli che si erano arrampicati fino a lì per sfuggire alle fiamme. Da una finestra del quarto piano un uomo si getta, finisce sulla tettoia dell’ ingresso, poi rotola a terra.
Gli allarmi muti
Non è suonato alcun allarme, la gente ha capito quello che stava succedendo solo quando ha visto le fiamme e il fumo. Alcuni dei genitori, saputo dell’incendio, sono corsi verso il secondo piano per riprendere i bambini lasciati nel cinema ma non riuscivano a entrare nella sala. I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere il cinema solo dopo parecchio tempo. Le fiamme sono state domate con grande difficoltà dopo molte ore, dodici secondo alcune fonti. Anna Zarechvena era al cinema con il marito e il figlio piccolo. Su Instagram ha fatto sapere di essersela cavata perché avvertita da altri clienti del centro. «Nel cinema non avevano nemmeno riacceso le luci; tutto il secondo piano era completamente al buio, con gente che urlava, fumo e bambini che gridavano». Sul social russo Vkontakte è apparso un messaggio di una tredicenne dall’interno del centro: «Siamo in fiamme. Forse questo è un addio». La ragazzina risulta tra i dispersi.

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Francia: ostaggi in un supermercato, un morto. Il sequestratore è entrato nel negozio urlando ‘Allah Akbar’

Alcune persone sono state prese in ostaggio all’interno di un supermercato in un paese nel sud della Francia, a Trèbes, in Occitania. Il sequestratore, che ha affermato di appartenere all’Isis, ha ucciso il macellaio del negozio e una o due persone sarebbero in gravi condizioni. Lo ha detto il sindaco di Trèbes, Eric Menassi. Secondo alcune fonti potrebbero essere due gli assalitori ma è una notizia da verificare.
Secondo il sindaco i clienti ostaggio sarebbero usciti dal supermercato. L’uomo armato è rimasto all’interno soltanto con un ufficiale della gendarmeria che era presente al momento della presa di ostaggi. La polizia intanto ha isolato la zona e la prefettura invita a non avvicinarsi.
Secondo una fonte informata sui fatti, un agente era stato ferito a Carcassonne, poco lontano da Trèbes, mentre faceva jogging con tre colleghi, che stavano per rientrare in una base, quando l’uomo armato ha aperto il fuoco dalla sua auto. Lo stesso veicolo sarebbe poi stato inseguito e la persona al volante sarebbe entrata a piedi nel supermercato Super U di Trèbes, dove le persone sono state presi in ostaggio al grido di ‘Allah Akbar’. Il premier Edouard Philippe ha definito “grave” la situazione e sul posto ci sono le forze speciali del RAID e della BRI, e tre elicotteri che sorvolano.

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