Lo sapevate? Perché i Navigli di Milano furono interrati?

Milano sino a un centinaio di anni fa era attraversata da decine di canali che la rendevano più simile a Venezia che alla città attuale. I canali furono costruiti nel Medioevo come vie di comunicazione e di trasporto. Con l'avvento dei treni e dei veicoli a motore le esigenze cambiarono. Così si prese la decisione di interrarli, anche per le cattive condizioni igieniche e (così scrissero i giornali dell'epoca, per evitare i suicidi..). Negli ultimi anni la parziale riscoperta.
Lo sapevate? Perché i Navigli di Milano furono interrati?
Milano sino a un centinaio di anni fa era attraversata da decine di canali che la rendevano più simile a Venezia che alla città attuale. I canali furono costruiti nel Medioevo come vie di comunicazione e di trasporto. Con l’avvento dei treni e dei veicoli a motore le esigenze cambiarono. Così si prese la decisione di interrarli, anche per le cattive condizioni igieniche e (così scrissero i giornali dell’epoca, per evitare i suicidi..). Negli ultimi anni la parziale riscoperta.
In epoca fascista venne chiesto al Ministero dei lavori pubblici, con esito positivo, il permesso di copertura della cosiddetta “fossa interna”, il tratto di naviglio da Piazza San Marco fino a Porta Genova. La motivazione era dettata da necessità viabilistiche ed igieniche, per gli scarichi abusivi degli immobili adiacenti nella fossa interna anziché nella rete fognaria.
La copertura dei navigli ha luogo tra il 1929 e il 1930, creando al loro posto un anello di strade chiamate Cerchia dei Navigli. I navigli cingevano anche il fossato del Castello e proseguivano poi per piazzale Cadorna. I giornali dell’epoca parlarono persino di chiusura dei Navigli per evitare i suicidi..
I Navigli di Milano sono un sistema di canali artificiali per l’irrigazione e la navigazione vasto centinaia di km, che mettevano in comunicazione la città di Milano, il lago Maggiore, quello di Como e il basso Ticino aprendo al capoluogo lombardo le vie d’acqua della Svizzera e dell’Europa nordoccidentale, del Cantone dei Grigioni e dell’Europa nordorientale e, infine, quella del Po verso il mare Adriatico.
Una gigantesca rete di canali che sopperivano alla mancanza del mare e del traffico via nave per una città importante come Milano, che era ed è un po’ il baricentro di questo sistema di comunicazione, nel tempo sostituito dal traffico e dal trasporto attuato da mezzi su rotaia e su gomma.
La costruzione dell’intero sistema dei navigli è durata dal XII al XIX secolo. La Cerchia dei Navigli (anche conosciuta come Naviglio Interno, Fossa Interna o Cerchia Interna) rappresentava la “cerniera” cittadina milanese che consentiva il funzionamento del sistema nel suo complesso.
Adesso i Navigli sono un vero e proprio quartiere milanese, uno dei più belli e suggestivi della città. La costruzione del canale più antico iniziò nel 1179. Grazie a questa rete di canali, Milano nonostante non avesse il mare o un grande fiume, ebbe uno dei porti più vasti del nord Italia. Un sistema utilissimo per il suo carattere commerciale e il suo benessere economico. Con la crescita del trasporto su strada e su rotaia il traffico sui canali diminuì e molti navigli furono interrati, anche per questioni sanitarie, tra il XIX e il XX secolo. L’attività sui Navigli si è interrotta completamente il 30 marzo 1979 quando l’ultimo barcone ormeggiò nel porto. Solo tre canali sono sopravvissuti: il Naviglio della Martesana, il Naviglio Grande e quello Pavese.
A intervalli di tempo si riparla di una riapertura dei navigli: una delle ultime proposte è avvenuta in occasione dei preparativi per l’Expo 2015.

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