Sapete che la Stazione Centrale di Milano nasconde un prezioso tesoro?
Ogni giorno migliaia di persone transitano per la Stazione Centrale di Milano, ammirandone la sua maestosa architettura ricca di storia, ma non tutti sanno che questo luogo nasconde una preziosa gemma, quale? Scopriamolo insieme
La Stazione Centrale di Milano, oltre ad essere un importantissimo polo ferroviario cittadino, rappresenta anche un crogiolo in cui la storia novecentesca si intreccia con l’eleganza dell’architettura, raccontando gli innumerevoli mutamenti del nostro paese che vanno dal ventennio fascista fino ai giorni nostri. Nel cuore di questa struttura pulsante di vita e movimento si cela un vero e proprio gioiello da scoprire: il Padiglione Reale, una zona d’attesa segreta dedicata al Re e alla Regina in viaggio.
Il Padiglione Reale della Stazione Centrale di Milano è stato progettato dall’architetto dello stesso scalo Ulisse Stacchini ed aveva lo scopo di ospitare i Savoia quando aspettavano il proprio treno. Si tratta di un elegante e sontuoso spazio dalle dimensioni mastodontiche, circa 750 metri quadrati, articolato su due livelli che comprende la Sala Reale al piano superiore, e la Sala delle Armi al piano inferiore.
La Sala Reale della Stazione Centrale di Milano venne ideata come un santuario dell’eleganza per la famiglia reale, un rifugio tessuto in tonalità di porcellana celeste e abbellito con pennellate dorate ad opera dell’illustre Basilio Cascella. L’accesso a questo recesso di nobiltà è custodito da una maestosa scalinata, sentinelle di marmo con sembianze di leoni dall’espressività “assiro- milanese” vegliano ogni gradino.
Qui, re e regina potevano aspettare il loro treno in scompartimenti distinti, avvolti dal fasto della loro corte e lontani dagli sguardi indiscreti. Le pareti, erano adornate da porte vetrate che si aprivano per accedere direttamente sul binario privato. Nel cuore di questa sala, anche il pavimento riveste una parte della storia: legno pregiato, intarsiato con maestria, guida attraverso un corridoio che è un trionfo di marmi selezionati, mosaici affascinanti e pezzi mobiliari che non sono semplici oggetti, ma custodi silenziosi di storie nascoste. Ogni elemento è un frammento di quel mosaico di lusso e segretezza che ancora oggi attende di essere scoperto dai passanti, quasi ignari di camminare su echi di una storia illustre.
Spostandosi nel piano inferiore si apre un mondo sotterraneo che sfugge allo sguardo dei passanti: è qui che si nasconde la Sala delle Armi, un ambiente carico di mistero, adornato dalle sculture di Ambrogio Bolgiani. I soffitti, ornati di stucchi, e i bassorilievi di Alberto Bazzoni parlano di un’epoca di splendore ormai silente. Il Padiglione Reale si erge sopra il Binario 21, l’attuale Memoriale della Shoah, da cui un tempo i reali partivano e ritornavano in gran segreto.
Uno degli aspetti più intrigante del Padiglione Reale è sicuramente il passaggio segreto nascosto dietro lo specchio del bagno. Questo corridoio nascosto che porta ad una scala a chiocciola, è stato costruito per fornire un’uscita discreta ai reali, un mezzo per fuggire o entrare evitando gli occhi del pubblico. Ciò riflette le preoccupazioni per la sicurezza e il bisogno di privacy che erano prevalenti in quell’epoca di instabilità.
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