Opere d’arte milanesi: quali sono i luoghi legati a Caravaggio in città?
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è il primo grande autore del barocco italiano, ed è considerato uno dei più grandi artisti della storia. Nacque e si formò a Milano e nel capoluogo lombardo, nonostante la sua breve vita, lasciò una traccia indelebile. Quali sono i luoghi milanesi legati a questo grande artista?
Opere d’arte milanesi: quali sono i luoghi legati a Caravaggio in città?
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, è il primo grande autore del barocco italiano, ed è considerato uno dei più grandi artisti della storia. Nacque e si formò a Milano e nel capoluogo lombardo, nonostante la sua breve vita, lasciò una traccia indelebile. Quali sono i luoghi milanesi legati a questo grande artista?
Formatosi a Milano e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610, Caravaggio acquisì grande fama internazionale in vita e subito dopo la morte, costituendo la corrente del caravaggismo ed esercitando una forte influenza sulla pittura barocca del XVII secolo, ma venne poi dimenticato fino alla riscoperta critica nel XX secolo, e è oggi considerato uno dei più celebri rappresentanti dell’arte occidentale di tutti i tempi, fondatore della corrente naturalistica moderna, in contrapposizione al Manierismo e al Classicismo, così come precursore della sensibilità barocca. I suoi dipinti dimostrano un’eccezionale sensibilità nella resa della dimensione umana, fisica ed emotiva, anche tramite la fedeltà al modello dal vivo e l’uso scenografico della luce, caratteristiche che furono considerate al tempo rivoluzionarie, in totale contrapposizione alla prassi accademica raffaellesca. La principale componente del suo stile consiste nel realizzare la prospettiva e la tridimensionalità attraverso l’utilizzo drammatico e teatrale della tecnica del chiaroscuro.
Animo particolarmente irrequieto, nella sua vita affrontò gravi vicissitudini fino alla data cruciale del 28 maggio 1606 quando, dopo aver commesso un omicidio durante una rissa e condannato a morte, dovette fuggire dalla città di Roma per scampare alla pena capitale.
Prima del ritrovamento dell’atto di battesimo di Michelangelo Merisi, si credeva che il pittore fosse nato nel paese di Caravaggio, nel 1573. A seguito della scoperta archivistica nel Liber Baptizatorum della parrocchia di Santo Stefano in Brolo, è ormai certo che Caravaggio nacque nella città di Milano, probabilmente il 29 settembre (giorno di San Michele Arcangelo, dal quale forse il nome Michelangelo).
I genitori del pittore, Fermo Merisi e Lucia Aratori, erano comunque nativi di Caravaggio e dopo il matrimonio si trasferirono a Milano. Alcuni storici affermano che Fermo Merisi appartenesse al gruppo dei magister, uno dei maestri-architetti addetti ai cantieri delle chiese milanesi. È dunque ipotizzabile che la famiglia vivesse presso gli alloggi delle maestranze della “Fabbrica del Duomo di Milano”. Confermata anche l’esistenza di una sorella, Caterina, più altri due fratelli, Giovan Pietro e Giovan Battista, che sarà ordinato prete.
Nel 1577, per sfuggire alla peste, la famiglia Merisi lasciò Milano per tornare al paese, tuttavia il padre contrasse la malattia e morì dopo poco tempo, seguito dal nonno Bernardino e dallo zio Pietro.
A soli 13 anni, terminata l’epidemia in città, il giovane Michelangelo fu mandato a lavorare a bottega a Milano presso il laboratorio di Simone Peterzano, pittore del manierismo lombardo. Il contratto di lavoro, datato 6 aprile 1584, venne firmato dalla madre per poco più di quaranta scudi d’oro.
La madre del pittore morì a Milano il 29 novembre 1591, dunque, risolta la spartizione dell’eredità, il giovane Merisi lasciò definitivamente la Lombardia circa alla metà del 1592.
A Milano i luoghi dove aleggia la presenza del Caravaggio possono essere considerati cinque: andiamo a scoprirli insieme.
A Milano al numero 2 di piazza Pio XI si trova la Pinacoteca Ambrosiana. Al suo interno si trova la celebre “canestra di frutta”, la quale è una tra le prime opere realizzate dal Caravaggio durante il periodo romano. Infatti, fu dipinta tra il 1595 e il 1598 per il cardinale Federico Borromeo.
Nella Pinacoteca di Brera è conservata la seconda versione della “Cena in Emmaus”, la prima opera che il Caravaggio eseguì dopo la sua celebre fuga da Roma avvenuta per l’omicidio compiuto nel 1606. Un’opera tanto intima quanto buia, contraddistinta da un bagliore di luce che si proiettava verso la tavola nella quale il Cristo rivela la sua identità ai due pellegrini di Emmaus.
Altro luogo caro al Caravaggio è la Certosa di Garegnano, dove tra il 1578 e il 1582 Simone Paterzano, che fu maestro del Merisi, realizzò alcune opere. All’epoca Caravaggio era tredicenne e ne rimase profondamente colpito e da cui trasse una fortissima ispirazione.
Un altro luogo legato al Caravaggio a Milano si trova in piazza Santo Stefano ed è la Basilica di Santo Stefano Maggiore. In questo luogo sacro che si trova non molto lontano da dove nacque il Caravaggio, il 30 settembre del 1571 il Merisi fu battezzato.
Concludiamo i luoghi milanesi del Caravaggio con la chiesa di San Fedele, al numero 4 di piazza San Fedele, eretta nel XVI secolo.
La chiesa ospita al suo interno la grande pala della Deposizione firmata da Simone Paterzano. Il giovane Caravaggio, fu molto influenzato da quest’opera, al punto tale che la prese come modello per realizzare nel 1602 la sua celeberrima “Deposizione nel sepolcro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA