Le zone di Milano dove girare con la bicicletta è più pericoloso: non solo auto, ma anche pavé e binari morti
Breve (e non definitiva) dei luoghi milanesi dove essere ciclisti è pericoloso. Qui, naturalmente, non ci stavano tutti. E voi, quali altri luoghi conoscete?
Le zone di Milano dove girare con la bicicletta è più pericoloso: non solo auto, ma anche pavé e binari morti.
Breve (e non definitiva) dei luoghi milanesi dove essere ciclisti è pericoloso. Qui, naturalmente, non ci stavano tutti. E voi, quali altri luoghi conoscete?
Chi si sposta in bicicletta, lo sa. Ogni giorno una persona che non ha l’auto, o non vuole pagare 2,20 euro per fare 7 fermate di pullman, sceglie di prendere la bicicletta. E questa persona già sa che corre un pericolo mortale ogni volta che sale in sella e pedala forsennatamente per raggiungere l’ufficio, il ristorante, le poste o semplicemente il luogo in cui deve approdare, qualunque esso sia.
Se dovessimo fare una classifica di tutti i pericoli che i ciclisti corrono in strada, forse neanche la lista dei vincitori di Sanremo dagli anni ’50 a questa parte, sarebbe così lunga. Sta di fatto che in molti pensano che il maggior rischio per un ciclista milanese siano le automobili. Ebbene, io sono una ciclista milanese, andavo a scuola in bici, poi in un’università, e infine ci vado anche oggi quando mi reco al lavoro. Ho passato incroci, semafori, zone e situazioni di viabilità che voi umani… no, vabbè, qui sto un po’ esagerando.
Sta di fatto che le automobili sì, sono un pericolo per i ciclisti, ma non sono nemmeno l’unico. È anche vero che da quando andavo a scuola a oggi, i ciclisti sono molto aumentati, e si sentono un po’ i padroni della strada, tagliano gli incroci, non rispettano i semafori, non viaggiano in fila indiana e più in generale, tante persone in bicicletta, appena salgono in sella, fanno davvero quello che gli pare (mettendo in pericolo se stessi e tutti gli altri).
Milano non è una città per ciclisti, il traffico meneghino non è a misura di bicicletta e, per dirla breve, i ciclisti non li sopporta proprio nessuno. Non piacciamo nemmeno alle istituzioni che, infatti, hanno costruito delle piste ciclabili ridicole e pericolose. Quindi, abbiamo fatto una veloce lista degli incroci e delle zone di Milano (o almeno, delle più eclatanti) dove, girando in bicicletta, bisogna recitare tutto il Vangelo per non finire stirati da un’auto, da un autobus, dal tram, dai binari morti, o semplicemente spiaccicati contro il pavé.
Al primo posto osserviamo con attenzione tutto il cantiere della M4. L’incrocio tra San Vittore e Via Olivetani si aggiudica il primo posto della nostra famigerata classifica perché la carreggiata, già di per sé stretta, è stata ulteriormente rimpicciolita dai cantieri, e di conseguenza le auto che si trovavano di fronte al Museo della Scienza o nei pressi dell’Ospedale San Giuseppe si sono spostate ancora più esterne, naturalmente in totale divieto di sosta, lasciando lo spazio a chi viaggia solo per fare un’unica fila…dove un’auto e una bicicletta, affiancate, non ci stanno.
Al secondo posto, anche a costo di prendermi una marea d’insulti, ci metto la “pista ciclabile” che da Piazza San Babila porta a Piazzale Loreto. “Eh, avete la pista ciclabile e vi lamentate?” Si, ci lamentiamo. Perché anche voi se doveste attraversare un fiume di lava e qualcuno vi preparasse una zattera malconcia, vi lamentereste. Quella pista ciclabile è un incubo, perché non è divisa in alcun modo dalla carreggiata, né dai parcheggi dei motorini. Viene attraversata di continuo da pedoni, runners, furgoncini, macchine, taxi e passi carrabili. Più che una pista ciclabile è una “zona grigia” di sosta e pensiero. Prima di chiamarmi viziata, prendete la vostra Graziella e percorrete quel percorso, alle 4 di un sabato pomeriggio.
Spostandoci ancora più in centro, c’è tutta l’area che circonda il Duomo, da Via Palestro a Via Torino. E poi ancora, molti tratti delle circonvallazioni, sia nei punti di Piazzale Lodi che di Viale Beatrice D’Este, Porta Romana e Piazzale Lotto. Girare le circonvallazioni in bicicletta, da nord a sud, è sempre complicato, e naturalmente anche malsano. Per non parlare del Naviglio Grande e della zona di Porta Genova, che fra binari morti e incroci ciechi è come un percorso ad ostacoli. Come dicevo prima, per fare una lista di tutti i luoghi dove è difficile girare in bicicletta a Milano non basterebbe un libro. Io però non posso ammorbare ulteriormente i lettori, quindi lascio a voi la parola, perché magari conoscete altri spazi meneghini dove essere ciclisti è un atto eroico, e forse un po’ incosciente.
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